Kompatscher a Roma: «Regole chiare sui richiedenti asilo»

Il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, porterà il tema dei richiedenti asilo alla Conferenza delle Regioni, che si terrà a Roma giovedì 10 maggio. Chiederà al governo precisazioni sulle norme riguardanti il diritto di asilo: come ridurre i tempi per le procedure di riconoscimento dello stato di protezione internazionale e regole chiare su come procedere nei confronti delle persone che si vedono negato questo diritto in Italia.

«La mia richiesta al governo nazionale – ha spiegato Kompatscher durante la conferenza stampa di fine Giunta – è avallata anche da altri presidenti di Regione. Serve non solo un sistema di regole chiare ma anche la possibilità di applicarle in modo preciso perchè è ciò che caratterizza uno stato di diritto». Durante il suo intervento alla Conferenza delle Regioni, il presidente della provincia di Bolzano chiederà chiarezza principalmente su due punti. «Innanzitutto – ha precisato – su chi arriva in Italia da altri paesi europei dove gli è stato negato il diritto di asilo e ripresenta la domanda di protezione sul territorio nazionale. Occorre da un lato accorciare l’iter burocratico per capire se queste persone hanno effettivamente diritto ad avviare il procedimento, e dall’altro tenere conto al 100% della loro presenza per garantire il rispetto della ripartizione tra la Regioni dei richiedenti asilo ospitati sul territorio nazionale. Nel 2017 le persone che avevano fatto richiesta o stavano per fare richiesta di asilo presenti in Alto Adige erano 1.900, mentre ora sono poco meno di 1.400. Al contrario di ciò che spesso si racconta, i numeri sono in calo, e ciò è dovuto anche all’impegno del governo italiano in Nord-Africa. Una parte di questi richiedenti asilo riceverà una risposta positiva, ma ad altri verrà negata la protezione internazionale. Ed è proprio su di loro che chiediamo chiarezza».

Nonostante i numeri in calo dei richiedenti asilo in Alto Adige, la Provincia di Bolzano chiede di avere chiare indicazioni su come procedere nei confronti di chi invece si vede negare in maniera definitiva il diritto di asilo. «Serve chiarezza sullo stato giuridico di queste persone – sottolinea Kompatscher – tenendo conto anche dell’aspetto umanitario. Chiediamo al governo come muoverci in queste situazioni, e le domande aperte sono molteplici: che tipo di assistenza offrire, chi finanzia le prestazioni, come si procede con il rimpatrio previsto dal sistema? Anche quest’ultimo è un aspetto centrale della situazione, in quanto sarebbe assurdo mettere in piedi un lungo procedimento burocratico per dividere chi ha diritto di asilo da chi non lo ha e poi non dare concreta applicazione a tutto l’impianto».

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