Brennero, in arrivo aumento di pedaggio per evitare il traffico

Un pedaggio per spostare parte del traffico dalla strada alla rotaia. Perché, quanto meno per quanto riguarda i mezzi pesanti, la situazione al Brennero «è ormai insostenibile». Una richiesta messa nero su bianco dai tre governatori dell’Euregio, riuniti a Bolzano: Trentino, Alto Adige e Tirolo concordano sulla necessità della misura da prendere.

In attesa del tunnel di base del Brennero (come vi abbiamo raccontato i costi sono scesi di 400 milioni di euro, un “tesoretto” che si potrà ora spendere in altre infrastrutture), l’obiettivo è capovolgere percentuali preoccupanti: attualmente il 71% delle merci che passano per il confine viaggiano su strada. Ed ecco che si punta ad arrivare all’apertura del nuovo tunnel – prevista per il 2027 – con percentuali in parità a quota 50. Per poi, in meno di dieci anni, arrivare al 70% di merci su rotaia. I pedaggi bassi sulla rotta del Brennero, come si è ricordato durante l’incontro, attualmente attirano traffico pesante che affronta più chilometri perché il Brennero è più vantaggioso. I primi provvedimenti potrebbero partire già a marzo.

Oltre 11 milioni di auto e quasi 2,1 milioni di mezzi pesanti nel 2016, dati in ulteriore aumento per l’anno appena concluso con un volume di passaggi di tir al valico del Brennero destinato a superare i 2,2 milioni. Le infrastrutture autostradali lungo il corridoio del Brennero sono giunte alla capacità massima, ed è dunque inevitabile un intervento in grado di abbattere in maniera drastica il peso dell’inquinamento acustico ed ambientale su una zona particolare come quella alpina. Per questo motivo, la Giunta dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, riunitasi oggi (15 gennaio) a Bolzano, ha approvato un documento strategico per il traffico. «A livello di Euregio abbiamo lavorato con impegno per giungere ad una posizione comune su un tema così delicato – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – tutto ciò per poterci presentare in maniera unitaria non solo al vertice del 5 febbraio a Monaco con i ministri dei trasporti di Italia, Austria e Germania, ma anche nell’ambito delle trattative in corso a Roma per la definizione dei contenuti tecnici legati al rinnovo della concessione autostradale per A22. L’obiettivo è garantire una migliore qualità di vita alla popolazione, rendere la mole di traffico più sostenibile dal punto di vista ambientale, e abbattere i passaggi di mezzi pesanti attirati dai pedaggi più convenienti».

Proprio per quanto riguarda quest’ultimo punto, la delibera approvata dalla giunta del GECT prevede che le tariffe di transito attraverso il Brennero debbano essere allineate a quelle previste per gli altri valichi alpini, al fine di limitare l’attuale volume di traffico cosiddetto “deviato”. Non appena verrà formalizzato il rinnovo della concessione autostradale, passaggio già “blindato” dal punto di vista politico con l’inserimento delle condizioni nel patto di stabilità, verranno dunque applicati dei pedaggi più elevati, ma solamente a carico dei mezzi pesanti. Questa, assieme ad altre misure come il potenziamento dell’autostrada viaggiante RoLa e un monitoraggio dei transiti tramite un sistema unico e armonizzato per i diversi territori, saranno il cuore della strategia che, una volta completato il tunnel di base del Brennero e le sue tratte d’accesso, potrà consentire di lavorare sul cosiddetto Modal Split. Si tratta, in sostanza, del rapporto fra transiti su gomma e transiti su rotaia. «Attualmente questo rapporto è di 71 a 29 per la gomma – ha spiegato Kompatscher – ma puntiamo a raggiungere il pareggio entro il 2027 e, una volta entrato a regime il BBT, di invertire la rotta a partire dal 2035 muovendoci verso l’esempio della Svizzera, dove già oggi il Modal Split è 70 a 30 a favore del ferro».

Il presidente del Land Tirolo, Günther Platter, ha sottolineato che «l’Euregio ha dimostrato di saper lavorare assieme e in maniera unitaria sulle tematiche più importanti per i nostri territori», e ha confermato che saranno ancora possibili interventi di contingentamento del traffico in situazioni particolarmente critiche, ma con un migliore sistema di comunicazione e coordinamento. «Oggi scriviamo una pagina importante di una politica comune – ha aggiunto il governatore trentino Ugo Rossi – il documento sulla mobilità è la dimostrazione che lavorando insieme e rispettando le sensibilità di ciascuno si possono ottenere risultati concreti. Il tema della mobilità si affronta su una scala più ampia che va da Monaco a Verona, in una logica di macroregione alpina ed europea. È quindi assolutamente importante che dentro questa scala ci sia una posizione comune e condivisa dei tre territori». Alla giunta del GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino e al relativo tavolo tecnico hanno partecipato anche gli assessori Florian Mussner, Mauro Gilmozzi e Ingrid Felipe. Ai seguenti link la possibilità di scaricare video e interviste in alta risoluzione.

 

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