Benko si prepara al referendum: «La città è favorevole al mio progetto»

In attesa del referendum, spalmato su una settimana, che a fine mese deciderà le sorti del suo progetto, René Benko torna a Bolzano e comincia la sua “campagna referendaria”. Per difendere un progetto di riqualificazione che si dice convinto alla fine passerà. Contando su una grande affluenza di pubblico. «Sono convinto che più gente ci sarà, più il progetto avrà possibilità di passare. Perché, al netto di alcune opposizioni politiche, la città è favorevole a questo progetto». Questo il succo del Benko pensiero, a meno di trenta giorni dall’inizio del voto, spiegato in una lunga intervista al quotidiano Alto Adige.

Il suo centro commerciale non affosserà i piccoli commercianti, sostiene. «Alcuni sono in crisi da decenni a Bolzano. E non è colpa dei centri. Soprattutto del mio, che non c’è ancora. La colpa è che è cambiato il mondo. Il 70% dei consumatori fino ai 35 anni comprano online», mentre Eataly di Farinetti è pronta a sbarcare a Bolzano se il progetto otterrà il via libera.  A Innsbruck però dopo il suo intervento si lamenta un calo delle vendite. «A Innsbruck dopo la nostra realizzazione sono aumentati del 16% i frequentatori del centro. Tutti fanno affari. Noi e i negozi. Perché il nuovo è un motore per tutto quello che c’è intorno». Ma per Benko l’interesse sul capoluogo altoatesino non è limitato solo al progetto che porta ormai il suo nome. «Sicuramente investirò anche a Gries, sulla vecchia cantina. E sul Virgolo. Sarà una grande opportunità per rilanciare Bolzano e le sue pendici», spiega.

Nel frattempo la macchina elettorale si sta per mettere in moto. Benko punta tutto sull’ottenere il via libera: dopo, nel caso, tre anni di lavori e il centro sarebbe pronto. Non solo commercio, ma anche unità abitative che «in centro mancano». Intanto continuano gli incontri informativi nei quartieri: il voto si avvicina.

 

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