Appalti, 8 su 10 ad aziende altoatesine: 1,1 miliardi di euro il giro d'affari

Volume degli appalti in crescita a quota 1,18 miliardi, l’82,7% delle aggiudicazioni a operatori economici con sede in Alto Adige, drastico calo dei ricorsi, passati dai 39 del 2014 ai 19 del 2016. Questi alcuni numeri forniti dal presidente della giunta, Arno Kompatscher, tracciando, nel corso di una conferenza stampa, un bilancio dei primi due anni di applicazione della legge sugli appalti. «Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla nostra legge e grazie al grande apporto dato dall’Agenzia per gli appalti», ha sottolineato Kompatscher.

Dopo una lavoro di preparazione che ha coinvolto anche le categorie economiche la legge sugli appalti è stata approvata nel dicembre 2015, seguendo le indicazioni europee, senza aspettare che venisse varata la legge a livello nazionale. Con le proprie linee guida l’Unione europea voleva aumentare la trasparenza, favorire il processo di digitalizzazione, ridurre i tempi e i costi dei servizi e rendere quasi impossibili i casi di corruzione. L’aver percorso una propria strada, come era previsto nell’accordo di coalizione, ha fatto in modo che la Provincia di Bolzano «potesse venire incontro – afferma il presidente – alle esigenze del mondo imprenditoriale altoatesino, a partire dalle piccole e medie imprese, e rinforzare la stessa economia altoatesina». «Ora – ha sottolineato il Landeshauptmann – è arrivato il momento che tutte le stazioni appaltanti, a partire dai Comuni, sfruttino al meglio le possibilità offerte dalla legge, come ad esempio quella della suddivisione in lotti funzionali».  Le procedure pubblicate sulla piattaforma SICP (Sistema informativo contratti pubblici) nel 2016 sono aumentate per numero (+11,7%), e per importo (+17,1%) rispetto al 2015. «Le imprese locali – ha aggiunto Kompatscher – si sono aggiudicate l’82% degli appalti, e circa il 60 per cento dell’importo complessivo. Questo è un dato molto positivo per tutta l’economia altoatesina, perché poi le tasse versate tornano alla Provincia. Ma ovviamente in tutti i settori i dati possono migliorare ancora». Secondo il direttore dell’Agenzia, Thomas Mathà, «la nuova normativa non solo permette di avere meno burocrazia e prezzi inferiori ma anche una maggiore qualità». Mathà ha quindi sottolineato le novità introdotte negli ultimi due anni, come ad esempio l’abolizione del contributo di intermediazione  la possibilità di integrare la documentazione senza incorrere in esclusioni o penali. Molto importante, secondo il direttore dell’agenzia, anche l’introduzione di un sistema di audit delle stazioni appaltanti che permette di migliorare la qualità ed evitare errori. Luca Bondini, direttore dell’azienda I-Faber, che segue il processo di digitalizzazione, ha sottolineato invece che «più del 90% dei procedimenti oggi avviene in digitale, un dato che non ha eguali in Italia, visto che la media è circa del 20-25%».

Il processo di digitalizzazione e sburocratizzazione trova l’apprezzamento del mondo imprenditoriale. «Poter presentare una buona parte della documentazione una sola volta all’atto della registrazione – ha sottolineato Claudia Flaim, della azienda Markas – è un grande vantaggio». «Tra le varie misure – hanno sottolineato Markus Pertoll, rappresentante di una impresa artigiana, e la stessa Flaim – abbiamo apprezzato molto quella dell’abolizione della cauzione provvisoria e della riduzione della cauzione definitiva. Per le imprese che partecipano a più appalti, e non solo per loro, questo significa davvero tanto».

In rappresentanza dei Comuni era presente Alfred Valentin, segretario generale del Comune di Brunico, che, riconoscendo i progressi fatti a vari livelli, ha sottolineato anche la necessità di migliorare l’aspetto riguardante «la velocità delle procedure dal momento in cui si inizia la pianificazione alla realizzazione dell’appalto stesso». Valentin si è poi augurato che in futuro possano essere concessi alla Provincia ulteriori margini di manovra in materia di appalti, attraverso una apposita norma di attuazione. In conclusione il presidente Arno Kompatscher ha voluto rinnovare a tutte le imprese l’invito a registrarsi nell’Elenco telematico degli operatori economici.

 

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