Regiograno, in Alto Adige raccolte 291 tonnellate di cereali

L’estate appena trascorsa non ha certo fatto registrare le condizioni ideali per la coltivazione dei cereali dell’Alto Adige, che sono stati immagazzinati nell’ambito del progetto Regiograno, che ha quasi concluso il quinto raccolto estivo. «A causa delle abbondanti precipitazioni di inizio agosto è stato difficile trebbiare in tempo i cereali maturi, soprattutto nei siti a quote meno elevate» spiega Hannes Klocker della BRING (Consulenza per l’agricoltura montana). Tuttavia, nonostante alcuni lotti non abbiano raggiunto gli standard qualitativi prescritti, Klocker si dimostra soddisfatto: «Il raccolto di quest’anno ha una qualità migliore rispetto alle aspettative e anche i profitti sono soddisfacenti».

La quantità di cereali complessivamente raccolta è di 291 tonnellate, cifra rimasta invariata rispetto all’anno scorso. Di queste, 140 tonnellate sono di segale e 80 di segale biologica; inoltre, sono state immagazzinate 39 tonnellate di farro e 32 di farro biologico. Mentre il raccolto di segale è maggiore rispetto al 2015, la quantità di farro è calata leggermente.

regiogranoRegiograno per i prodotti a Marchio di Qualità

I cereali raccolti saranno utilizzati per produrre pane e specialità da forno con il Marchio di Qualità Alto Adige. Al fine di ottenere il marchio, questi ultimi devono contenere almeno il 75% di cereali locali ed essere prodotti secondo ricette tradizionali. Sono severamente vietati conservanti, aromatizzanti o additivi chimici e si possono utilizzare unicamente agenti lievitanti naturali quali lieviti o pasta madre naturale. I continui controlli effettuati da un ente indipendente garantiscono il rispetto dei criteri di qualità.

Da cinque anni il progetto Regiograno sta ampliando la sua rete di contadini, mugnai e panettieri in Alto Adige e lavora per una coltivazione di cereali orientata alla qualità. Questa iniziativa nasce dal TIS innovation park, dall’EOS (oggi riunite in IDM Alto Adige), dall’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, dal Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg e dall’Unione Commercio Turismo Servizi Alto Adige. Con un totale di 82 ettari di superficie coltivabile, sono 55 le aziende agricole che insieme al Molino Merano contribuiscono in modo determinante alla riuscita del progetto. L’obiettivo comune è quello di promuovere i prodotti cerealicoli regionali e sostenere la varietà del paesaggio culturale in Alto Adige.

 

 

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