Referendum e consiglio dei cittadini, ecco la legge sulla democrazia diretta

Ventidue sì, sei no, quattro astenuti: la provincia di Bolzano ha la sua legge sulla democrazia diretta. Dopo un ampio dibattito, appelli e impegno di associazioni, è stato così approvato un testo di compromesso. Ecco le principali novità: serviranno 13mila firme per far approvare un referendum di consultazione, per considerarlo valido basterà un quorum del 25%, non del 50% come fino ad ora. Sulle leggi provinciali si aprirà anche la possibilità di chiedere un referendum confermativo (mentre per le delibere e gli altri atti rimane in piedi solo la consultazione). Come ha ribadito la consigliera verde Brigitte Foppa, fra le promotrici del testo «è stato cercato in molti punti un migliore ingranaggio tra cittadinanza e politica, qualcosa purtroppo è stato poi cancellato. Il numero di firme è stato alzato (si parlava di 8mila ndr) ma la loro raccolta semplificata, ed è importante il referendum confermativo, anche se non potrà essere introdotto dai consiglieri. Non ci sarà quindi delusione per il risultato».

Fra i nuovi punti anche l’istituzione di un «Consiglio dei Cittadini», gruppo di lavoro di 12 persone, in grado per esprimere suggerimenti e raccomandazioni che potranno essere utilizzati come base per ulteriori discussioni e come preparazione al processo decisionale. «Il Consiglio delle cittadine e dei cittadini – recita il testo – è composto da almeno 12 persone iscritte nell’apposita lista, che abbiano compiuto il 16° anno di età. La procedura di selezione avverrà mediante campionamento stratificato secondo gruppo linguistico, genere ed età». Istituito anche l’Ufficio per la formazione politica e la Partecipazione, ente dotato di consiglio di amministrazione, che «opera in modo indipendente e imparziale. Non può subire condizionamenti politici di alcun tipo. Il piano di attività viene presentato all’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale che lo deve valutare e approvare. Il bilancio per il piano di attività viene fissato annualmente d’intesa con il consiglio di amministrazione. L’ufficio riferisce annualmente al Consiglio provinciale sulle sue attività».

 

Ti potrebbe interessare