Mele e ghiacciai, l'Euregio finanzia la ricerca d'eccellenza altoatesina

Il Fondo Euregio per la ricerca scientifica ha chiuso il secondo bando (38 progetti presentati) con l’approvazione del finanziamento triennale di due progetti di ricerca interregionali che coinvolgono la Libera Università di Bolzano, l’Università di Innsbruck e l’Istituto agrario di San Michele all’Adige. Un progetto analizza l’evoluzione della biodiversità sulla base di campioni prelevati dai ghiacciai, l’altro studia gli effetti positivi dei componenti della mela sulla salute. “Vogliamo sostenere concretamente il lavoro dei ricercatori dell’Euregio, e il Fondo istituito promuove la realizzazione di progetti di ricerca e la collaborazione fra le istituzioni scientifiche di Alto Adige, Tirolo e Trentino”, sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher. I progetti finanziati, prosegue Kompatscher, “dimostrano che è possibile avere un’eccellente ricerca a livello sovraregionale, rafforzano le potenzialità dei tre territori in ambito scientifico e creano posti di lavoro.”

Nel progetto “Calice”, a cui partecipa il biologo Stefan Zerbe della LUB, il consorzio analizza i mutaamenti della biodiversità attraverso lo studio dei pollini e delle molecole del DNA presenti nel ghiacciaio dell’Adamello. Dal più esteso ghiacciaio d’Italia verrà prelevata una carota di ghiaccio lunga 40 metri, il cui contenuto consentirà per la prima volta di confrontare i cambiamenti presunti e quelli effettivi della biodiversità vegetale negli ultimi 50 anni. I campioni del ghiacciaio saranno confrontati con quelli prelevati nel territorio circostante per un raggio di 100 km. I dati ricavati consentiranno anche di formulare stime sul cambiamento della biodiversità in altre aree della terra (Kilimangiaro o Tibet), anch’esse interessate da ritiro dei ghiacciai e cambiamento climatico.

Il progetto “ExPoApple2”, con il chimico Stefano Benini della LUB, punta invece l’attenzione su particolari composti organici presenti nella mela. Nell’ambito del progetto vengono studiati la presenza e la composizione dei cosiddetti diidrocalconi, un sottogruppo di componenti vegetali naturali unici e caratteristici. A tal fine i ricercatori analizzeranno diverse varietà di mele per misurare la quantità di principi attivi presenti nelle varie parti del frutto, dalla buccia fino al torsolo, e le rispettive caratteristiche ai fini dell’utilizzo a scopo alimentare, cosmetico e medicinale.

Con il primo bando sono stati destinati 1,6 milioni di euro a sei progetti, con il secondo bando si sono aggiunti altri due progetti per 775.000 euro. L’Ufficio comune dell’Euregio sta già collaborando con il Fondo austriaco per la promozione della ricerca scientifica (FWF) alla definizione del prossimo bando per progetti di ricerca euroregionale che sarà pubblicato nel secondo semestre 2017. Come servizio particolare offerto ai ricercatori interessati, nel 2017 verranno organizzati per la prima volta specifici workshop per l’elaborazione delle richieste di finanziamento.

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