Gries scende in piazza contro lo smog e blocca il traffico

Una manifestazione pacifica dal grande impatto. Oggi, mascherina bianca davanti alla bocca e pettorina catarifrangente, Gries è scesa in piazza per dire basta all’assedio del traffico e dello smog. Oltre un centinaio di persone, in gran parte genitori e nonni, a partire dalle 7 e fino alle 8 hanno attraversato a ripetizione la rotonda di piazza Gries mandando in tilt il traffico proveniente da via Vittorio Veneto, corso Italia e via Fago. Una manifestazione scattata all’ora di punta quando gli alunni si recano a scuola, l’ora più pericolosa e inquinata.

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Gries scende in piazza, lo spettro della nuova lottizzazione

La protesta mette in risalto una situazione grave alla quale il sindaco Caramaschi pare voler mettere una pezza con l’introduzione delle targhe alterne per i pendolari in entrata a Bolzano. Una misura che, almeno per quanto riguarda Gries, non sembra essere nulla più che un palliativo. Il problema di Gries è infatti strutturale: la piazza, di per sé un gioiello, è diventato uno snodo del traffico in entrata e in uscita dalla città verso l’ospedale e verso Merano. La prossima costruzione della lottizzazione di oltre cento appartamenti di proprietà di René Benko al posto della cantina sociale di Gries (in trasferimento a San Maurizio) senza alcun cambiamento alla viabilità rischia di far collassare la situazione.

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Gries scende in piazza, quali soluzioni?

Un improbabile tunnel o divieti a fasce orarie al traffico (che però si ripercuoterebbero su un sistema già fragile) paiono l’unica soluzione alla mancata programmazione degli anni passati. Un vizio che pare ripetersi: anche in via Druso, con la nuova lottizzazione in via di ultimazione all’incrocio con via Resia, la situazione non è certo migliore.

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