Imprese, cresce l'ottimismo. Ebner: più soldi all'innovazione

Cresce il numero di imprenditori e imprenditrici altoatesini che guardano con ottimismo al futuro, lo dice il nuovo barometro dell’economia della Camera di commercio di Bolzano. Numeri che offrono al presidente dell’ente Michl Ebner l’assist perfetto per tornare a battere sul tasto dell’innovazione, chiedendo più investimenti alla Provincia.

Quattro imprese su cinque sono soddisfatte della redditività conseguita nel 2015 e l’87% ha attese positive per l’anno in corso. Gli imprenditori prevedono un aumento dei fatturati e una lieve crescita dell’occupazione. La congiuntura nazionale e internazionale resta tuttavia fragile. L’Ire, Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, prevede per il 2016 un aumento del prodotto interno lordo altoatesino dell’1,5 percento.

«L’Alto Adige sta vivendo una fase di ripresa economica e l’amministrazione provinciale dispone nuovamente di un bilancio ben dotato – commenta il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner – Sarebbe quindi il momento giusto per aumentare gli investimenti in ricerca, innovazione e infrastrutture. Solo così si potrà migliorare la produttività e rendere l’Alto Adige più attrattivo come localizzazione per le imprese».

Pil Alto Adige, si prevede +1,5% nel 2016

L’edizione primaverile del barometro dell’economia conferma il buon clima di fiducia dell’economia altoatesina. L’80% delle imprese giudica positivamente i redditi conseguiti nel 2015 e addirittura l’87% prevede una redditività soddisfacente per il 2016. Si tratta della quota più alta registrata dal 2006.
Gli operatori economici prevedono una crescita dei fatturati su tutti i mercati, grazie anche a un leggero aumento dei prezzi di vendita.

Michl Ebner

Michl Ebner

La ripresa del mercato interno altoatesino dovrebbe consolidarsi, ma soprattutto ci si attende una significativa crescita del mercato italiano. Gli imprenditori e le imprenditrici contano inoltre sul buon andamento del commercio estero, dopo che nel 2015 le esportazioni hanno raggiunto il valore record di quasi 4,4 miliardi di euro. Anche aspetti quali l’accesso al credito e la puntualità dei clienti nei pagamenti vengono valutati in miglioramento rispetto agli anni scorsi. Tutto ciò dovrebbe avere effetti positivi sull’occupazione, che secondo le previsioni delle imprese dovrebbe aumentare nel corso del 2016.

Analizzando i singoli settori di attività emerge come la crescita della fiducia interessi anche i comparti maggiormente colpiti dalla crisi degli ultimi anni. Le aspettative di redditività nell’edilizia sono attualmente di poco inferiori alla media dell’economia altoatesina, mentre i commercianti all’ingrosso manifestano addirittura una fiducia superiore alla media.

Anche i consumatori vedono positivo

Il clima di fiducia è positivo anche tra i consumatori: in Alto Adige il relativo indice è in crescita da cinque trimestri consecutivi e a gennaio, in occasione dell’ultima rilevazione, ha fatto registrare un nuovo valore massimo. Anche a livello nazionale ed europeo il clima di fiducia è piuttosto buono, ma dall’inizio dell’anno vi è stata una tendenza al peggioramento. Il reddito a disposizione delle famiglie sta crescendo e continuerà a sostenere la domanda interna in Italia e nell’Unione Europea, ma alcuni fattori di incertezza hanno contribuito a ridurre le previsioni di crescita.

Il commercio internazionale evidenzia un rallentamento dovuto alle difficoltà di molti Paesi emergenti e alla minor crescita dell’economia cinese. Ulteriori rischi derivano dal forte indebitamento di alcuni Stati, tra cui l’Italia. La Commissione europea ha approvato con riserva il bilancio italiano 2016 e potrebbe richiedere ulteriori misure di riduzione del deficit. Ciò avrebbe ripercussioni negative sulla politica fiscale espansiva del governo. Effetti positivi giungeranno invece dal rafforzamento della politica monetaria accomodante deliberato a marzo dalla Banca Centrale Europea. La Bce ha intensificato il “Quantitative Easing”, aumentando da 60 a 80 miliardi di euro mensili gli acquisti di attività finanziarie. Sono inoltre stati ulteriormente ribassati i tassi di interesse di riferimento (a livello nullo o addirittura negativo) e adottate nuove misure per incentivare la concessione di credito alle imprese.

Secondo le più recenti previsioni dell’OCSE, quest’anno l’economia dell’Eurozona crescerà dell’1,4 percento. Il PIL dei principali partner commerciali dell’Alto Adige aumenterà in misura analoga: Germania e Austria dovrebbero far registrare incrementi pari rispettivamente a +1,3 percento e +1,5 percento. La performance economica dell’Italia sarà invece ancora modesta (+1,0 percento). Alla luce della situazione economica locale e delle dinamiche congiunturali a livello nazionale e internazionale, l’IRE prevede per l’Alto Adige una crescita del prodotto interno lordo dell’1,5 percento nel 2016.

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