Cooperative, arriva la festa di uno dei motori dell'occupazione

Il primo luglio si celebra la giornata delle cooperative. Un appuntamento che va verso il secolo di storia, essendo stato istituito nel 1923. Il motto della giornata del 2017 sarà «Inclusione».

Il tema intende riportare al centro la partecipazione paritaria di ogni individuo, nella propria peculiarità, alla vita sociale, ribadendo i principi fondamentali di solidarietà e sussidiarietà, ovvero l’auto-aiuto, l’autogestione e la responsabilità individuale.
«Valori che le cooperative, negli ultimi 120 anni, hanno reso più forti» afferma il presidente delle Federazione Raiffeisen dell’Alto Adige Herbert Von Leon, nella convinzione che il cooperativismo, in futuro, assumerà un ruolo ancora più importante per il mantenimento del benessere e la promozione dell’equilibrio sociale. «Basti pensare ai servizi sanitari e assistenziali, all’ampliamento delle infrastrutture sociali, alle forme residenziali confacenti all’età, all’integrazione dei gruppi ai margini della società, all’erogazione di servizi comunali, solo per citarne alcuni», prosegue il presidente.

È dello stesso parere anche Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative e ospite dell’assemblea generale della Federazione Raiffeisen di quest’anno, che guarda consapevolmente oltre: «Le cooperative plasmano il futuro del nostro territorio e sono in grado di mettere in moto i necessari processi di rinnovamento per una società più giusta, riducendo il divario tra i pochi che hanno tanto e i molti che non hanno niente». Gardini ricorda come le cooperative, in ambito sociale, offrano ottime soluzioni quando si tratta di intercettare coloro che scivolano sotto la soglia di povertà o di assicurare un benessere a lungo termine ai soggetti socialmente più deboli, facendo riferimento ai principi fondanti di solidarietà e sussidiarietà, quanto mai attuali.

Anche il relatore ospite, Uwe Fröhlich, presidente della Federazione delle Banche Popolari e delle Banche Raiffeisen tedesche (Bundesverband der Deutschen Volksbanken und Raiffeisenbanken e.V.), è convinto della sostenibilità futura dell’idea cooperativa. «Se riusciremo nell’intento di trasporre anche nel futuro, in una società in profondo mutamento, questo straordinario sistema valoriale, rendendolo tangibile per i nostri soci e clienti, allora continueremo a conseguire ottimi risultati», afferma Fröhlich.

Le cifre presentate in occasione dell’assemblea generale indicano chiaramente come la tradizione del cooperativismo sia ben radicata in Alto Adige, proponendosi come un vero e proprio motore per l’occupazione, in particolare nei periodi di crisi. Negli ultimi 8 anni, in Italia, le cooperative hanno creato 48.000 nuovi posti di lavoro (pari a un aumento del 10%), mentre in altri settori, nello stesso periodo, si è registrato un calo del 2,4 percento.

La cooperazione è un modello che riscuote successo in tutto il mondo: attualmente si contano cooperative in oltre cento Paesi, cui aderiscono circa 800 milioni di persone in veste di soci. Nel novembre 2016, l’idea cooperativa di Raiffeisen è stata inclusa dall’UNESCO tra i beni culturali immateriali dell’umanità.

Le cooperative Raiffeisen garantiscono 8.000 posti di lavoro e contano 140.000 soci individuali, con un capitale sociale di 3,2 miliardi di euro, un totale di bilancio pari a 18,5 miliardi di euro e una creazione di valore aggiunto di 1,3 miliardi di euro.
Negli ultimi anni, oltre al settore energetico, anche quello sociale ha acquisito un’importanza crescente, erogando preziosi servizi per la nostra società.

 

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