Migranti verso il raddoppio, Austria pronta a chiudere il Brennero

«L’Italia non può contare sul fatto che il Brennero resti aperto, se si arriva a flussi incontrollati di migranti». Suonano come una minaccia di un vero e proprio blocco del confine le dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Interni dell’Austria Johann Mikl-Leitner all’agenzia austriaca Apa.

Parole che si basano sulla stima, da parte del governo di Vienna, di un raddoppio del flusso di profughi in arrivo in Italia dai paesi del Mediterraneo, che passerebbero da 150 a 300mila. La tempistica della dichiarazione non è casuale, perché proprio domani è in agenda l’incontro a Roma fra Mikl-Leitner e il suo omologo italiano Angelino Alfano. E al centro del colloquio ci sarà la delicatissima questione del confine del Brennero.

Secondo la titolare degli Interni in arrivo in Italia ci sono non solo siriani ma anche di persone provenienti dal Nord Africa, che per Mikl-Leitner «non hanno diritto all’asilo». «Come fatto coi Paesi della rotta balcanica, Slovenia, Croazia e Macedonia, vogliamo informare anche l’Italia delle misure che intraprenderemo, se vi sarà un flusso incontrollato di migranti dall’Italia all’Austria» ha aggiunto il ministro.

Vienna alza così nuovamente la tensione sul confine fra Austria e Italia, appena due giorni dopo che il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil ha detto di essere pronto a mandare l’esercito al Brennero, mentre dall’altro lato perfino l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha lanciato un accorato appello a non tornare indietro sul fronte dell’apertura delle frontiere in Europa.

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