Alto Adige zona rossa dal 24 dicembre: a Natale tutto chiuso ma ci si potrà muovere

Zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio. L’Alto Adige si allinea al Decreto Natale varato dal governo venerdì sera che prevede una stretta dal 24 dicembre al 6 gennaio. Ma lo farà con due importanti differenze: niente differenziazione tra feriali e festivi, con chiusure identiche per tutto il periodo; e una maggiore libertà di movimento. Una «sonderweg» equilibrata insomma. «In linea di principio siamo d’accordo, forse bisogna ridurre un po’ i contatti nel periodo natalizio», ha commentato infatti il governatore Arno Kompatscher. Secondo il presidente della Provincia di Bolzano, per la libertà di circolazione si potranno emettere regole comprensibili, per esempio permettere di muoversi all’aria aperta: quindi un raggio di movimento maggiore ma anche niente inutili differenziazioni tra giorni “rossi” e “arancioni”. Attività, negozi (tranne alimentari) e ristorazione, chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio quindi, con l’obiettivo di riaprire le scuole il 7. Serviranno ovviamente adeguati ristori per le attività. Nei prossimi giorni arriverà il provvedimento della giunta. Il commento al nuovo Dpcm è arrivato a margine dell’approvazione del bilancio 2021 in consiglio provinciale, approvato a tarda notte.

Ok al bilancio, serviranno risorse da Roma

Il bilancio provinciale prevede risorse per 6,4 miliardi di euro. Il presidente della Provincia e assessore alle Finanze provinciali Arno Kompatscher sottolinea che si tratta di un bilancio di massima per il 2021 e per i successivi 2 anni. Modifiche al documento approvato potrebbero venire da finanziamenti straordinari e dalle risorse del Recovery Fund europeo. Il bilancio di previsione 2021 prevede sì cifre importanti, ma tale eccezionalità non si confermerà a consuntivo dal momento che l’assestamento sarà inferiore agli anni passati. «Con l’approvazione del bilancio provinciale da parte del Consiglio provinciale altoatesino è stato creato il presupposto affinché l’amministrazione provinciale possa garantire i propri servizi ai cittadini» ha sottolineato il presidente Kompatscher. I servizi principali sono stati finanziati, ha aggiunto. «Nel corso dell’anno ci sarà ancora bisogno di aggiunte in un settore o in un altro. Inoltre, stiamo attualmente negoziando con Roma sulle possibilità di finanziamenti speciali per sostenere l’economia nei prossimi tre anni».

Ti potrebbe interessare