Mercato alimentare, l'Alto Adige «in tavola» fa il giro del mondo

Sono tra le forze trainanti dell’economia altoatesina sui mercati mondiali: le bevande e gli alimenti prodotti dalle aziende locali sono molto popolari anche al di fuori dell’Alto Adige. Lo dimostrano chiaramente i dati sulle esportazioni di questo settore: nei primi tre trimestri dello scorso anno, più di un quarto di tutti i beni esportati dall’Alto Adige erano prodotti agroalimentari. Per consentire ai produttori altoatesini di espandere il loro raggio di esportazione, quest’anno IDM Alto Adige offre numerose iniziative per le aziende del settore. Il via è stato dato dalla partecipazione alla “Gulfood” di Dubai, la più importante fiera della gastronomia e della ristorazione nel Vicino e Medio Oriente. Tre aziende altoatesine del settore hanno partecipato insieme a IDM alla fiera, che ha chiuso i battenti proprio ieri.

Partendo da succhi e frutta lavorata, passando per frutta e verdura, fino ad arrivare a prodotti da forno e surgelati: la gamma di prelibatezze delle aziende alimentari altoatesine è molto ampia. Solo nel terzo trimestre del 2021 le imprese locali del settore agricolo, alimentare e delle bevande hanno esportato merci per un valore di oltre 352 milioni di euro. I mercati preferiti sono quelli tradizionali, come Germania, Austria e Svizzera. «Tuttavia, i prodotti di questo settore sono molto popolari anche in altri mercati e hanno un grande potenziale», dichiara Vera Leonardelli, Direttrice del dipartimento Business Development di IDM. «Siamo contenti che sia di nuovo possibile partecipare a fiere internazionali, che danno la possibilità di conquistare nuovi mercati interessanti e di ampliare il proprio raggio d’azione. Affacciandosi a nuovi mercati, si possono inoltre meglio assorbire gli andamenti negativi nei singoli mercati».

Tre aziende altoatesine hanno appena compiuto questo passo con la loro partecipazione alla “Gulfood” di Dubai: l’azienda Roner di Termeno, produttrice di grappa, distillati di frutta e liquori, la Palimex di Bolzano, esperta nell’import ed export di verdura, frutta e funghi, e Unionplus di Bolzano, attiva nel settore dello zucchero e dei prodotti lattiero-caseari. La fiera di Dubai è una finestra sul Vicino e Medio Oriente, fornisce ai professionisti del settore una piattaforma informativa e commerciale con notizie sui prodotti e dà l’opportunità di scambiare idee con gli espositori presenti. «Dopo la cancellazione della nostra partecipazione all’edizione dello scorso anno a causa della pandemia, siamo ora nuovamente riusciti ad offrire alle aziende la possibilità di presentarsi insieme a Dubai. Questo crea sinergie e, in generale, aiuta le aziende partecipanti a posizionarsi e presentarsi a potenziali partner commerciali con i quali vorrebbero creare nuove cooperazioni», afferma Leonardelli.

Le imprese altoatesine del settore alimentare avranno questa opportunità anche a maggio, in occasione della fiera internazionale “Cibus” di Parma, dove è prevista anche una visita di buyer americani in Alto Adige, a giugno alla “PLMA” di Amsterdam, la fiera dedicata al mondo del private label per il settore alimentare, alla fiera leader mondiale per gli alimenti biologici “Biofach” di Norimberga, e ancora ad ottobre alla fiera internazionale per alimenti e innovazioni “Sial” di Parigi oppure a novembre alla “Nordic Organic Food Fair”, la maggiore fiera per prodotti biologici in Scandinavia. IDM offre anche la partecipazione ad altre fiere che non sono specificamente focalizzate sul cibo, ma dove anche il cibo fa parte della gamma di prodotti, come la “Alles für den Gast” di Salisburgo, la “IHM” di Monaco, l’“Artigiano in fiera” di Milano o la “Fruit Logistica” di Berlino. Inoltre, a marzo IDM ha in programma un evento dedicato al settore biologico, così come l’organizzazione della partecipazione ai “Wabel Summits”, attualmente un evento virtuale in cui le aziende del settore alimentare, delle bevande e del benessere possono entrare in contatto con acquirenti dei loro rispettivi settori.

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