Turismo, via libera alla riorganizzazione del settore

Nuovi criteri di qualità per le organizzazioni turistiche che operano sul territorio altoatesino. Si tratta di una serie di linee guida che, nell’ambito della recente riforma del settore, le singole organizzazioni sono tenute a rispettare se vorranno avere accesso ai contributi pubblici e agli introiti derivanti dall’imposta comunale di soggiorno: si va dal coordinamento delle campagne pubblicitarie alla qualificazione professionale del personale assunto. Le linee guida sono state approvate dalla Provincia di Bolzano.

Per quanto riguarda le strutture, viene richiesta l’apertura degli uffici per almeno 6 ore al giorno per 6 giorni la settimana e la raggiungibilità telefonica e telematica garantita per tutto l’anno. Ogni organizzazione è inoltre tenuta ad elaborare un programma strategico triennale e un programma di attività annuale, mentre per quanto riguarda le misure di comunicazione sono previsti almeno due incontri annuali con la sede distaccata dell’azienda speciale IDM Alto Adige per garantire l’unitarietà e il coordinamento delle iniziative.

Fra i compiti obbligatori delle organizzazioni turistiche vi è quello di inserire nella banca dati centrale della Provincia di Bolzano tutte le informazioni su alberghi, ristoranti ed esercizi ricettivi del territorio, nonché di aggiornare sul web le offerte riguardanti manifestazioni, iniziative e itinerari escursionistici. A proposito di media, gli obiettivi di comunicazione devono essere concordati con la sede distaccata di IDM Alto Adige, ed è previsto, oltre ai loghi della singola organizzazione turistica, l’utilizzo del marchio ombrello per tutte le iniziative rivolte sia all’interno che all’esterno della Provincia. «Il tutto – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – per evitare i doppioni, e per garantire una gestione più efficiente del budget a disposizione del turismo». Ultimo capitolo riguardante il personale: per le figure dirigenziali è richiesta una laurea triennale o, in alternativa, l’esame di maturità ma un’esperienza professionale di almeno 2 anni nel settore turistico. In tutti i casi è richiesta la conoscenza, oltre che delle due lingue ufficiali della Provincia (italiano e tedesco), di almeno una terza lingua. La delibera approvata oggi (20 marzo) dalla Giunta provinciale verrà pubblicata a breve sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige e quindi entrerà definitivamente in vigore.

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