Ottomila infortuni sulle piste da sci. Ecco l'identikit di chi cade

C’è un motivo per cui il soccorso sulle piste da sci è un’eccellenza altoatesini. Ce lo svela l’istituto provinciale di statistica Astat ha rilevato e analizzato per la prima volta nell’inverno 2016/2017 gli incidenti avvenuti sulle piste da sci dell’Alto Adige. A tal fine è stato messo a disposizione dei 112 gestori delle piste un questionario online. Sono 66 i gestori che hanno preso parte all’indagine, i quali hanno segnalato 7.785 persone infortunate, tra sciatori, snowboarder o sportivi impegnati in altre discipline invernali. Il 52,2% delle persone coinvolte è rappresentato da uomini (età media 37,1 anni) e il 47,8% da donne (età media 37,9 anni). La principale causa di infortunio è la caduta senza il coinvolgimento di terzi che riguarda il 79,4% del totale. In allegato lo studio completo dell’Astat.

Se si considerano le persone infortunate per età, emerge che il gruppo della classe 11-20 anni è il più numeroso, sia tra le femmine (10,1%) che tra i maschi (12,3%). Questo risultato, che in parte probabilmente è dovuto alla elevata numerosità di questa classe sulle piste, può essere dovuto anche ad inesperienza, incoscienza ed errata valutazione delle proprie capacità. Tra le persone infortunate prevalgono quelle di sesso maschile fino ai 30 anni e oltre i 60 anni (21,4% e 8,4% rispettivamente). Nella fascia d’età tra i 41 e i 60 anni invece la quota delle donne infortunate è maggiore. Le donne costituiscono il 19,4% di tutti gli infortunati.

La principale causa di infortunio sulle piste altoatesine è la caduta senza il coinvolgimento di terzi, che riguarda il 79,4% degli sportivi infortunati. La seconda causa è la collisione con altre persone, questa classe corrisponde al 9,8% degli infortunati considerati. Nel 39,2% delle collisioni la seconda persona coinvolta resta illesa. Il numero delle collisioni con 3 o più persone è irrilevante dal punto di vista statistico. La maggior parte delle persone infortunate viene registrata nelle due ore fra le 11 e le 13 (35,0% sul totale degli infortunati). Nell’ora precedente rispetto a questo picco si registra il 13,4% delle persone infortunate e nelle due ore successive rispettivamente il 13,4% e il 13,8%.

Il grado di difficoltà di una pista è determinato dalla sua pendenza e viene indicato con i colori, blu rosso o nero. Da notare che, la gran parte delle persone infortunate, non si fa male sulle piste più impegnative, ma sulle piste contrassegnate come rosse, che corrispondono alle piste di medio livello di difficoltà (44,1%). Sulle piste facili (blu), che non superano la pendenza longitudinale o trasversale del 25%, rimane coinvolto ben il 29,9% degli infortunati. Sulle piste più difficili si infortuna invece una quota minore di sportivi (10,6%). Anche sulle piste di collegamento, campi scuola e snowparks si ferisce il 15,4% degli sportivi.

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