Moco, i numeri della prima edizione

Moco – Service Innovation Business Days si è svolta a Fiera Bolzano dal 13 al 15 ottobre. Hanno partecipato oltre 70 aziende che hanno sfruttato questa piattaforma per invitare i propri clienti e presentare alle 2mila persone giunte in fiera i propri servizi innovativi per le sfide del futuro. Attenzione ai collaboratori, menti orientate alle soluzione, comunicazione efficace, coinvolgimento dei clienti nelle decisioni, strumenti digitali sono le chiavi del successo di un’impresa moderna, secondo quanto affermato da tutti i relatori di spicco presenti all’evento. Il palco eventi di Moco è stato frequentato da 850 interessati nei tre giorni di fiera, ma anche il palco dedicato alle 12 startup è stato di grande interesse per oltre 150 persone che hanno ascoltato i peach per conoscere le novità presentate.

«Abbiamo inserito tanti elementi nuovi nella prima edizione di Moco – afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. – Una formula innovativa, studiata assieme ai nostri partner istituzionali come hds, lvh, CNA, Assoimprenditori, IDM Alto Adige e la Camera di Commercio Bolzano. Una prima edizione costa impegno e fatica, e siamo molto contenti che i nostri partner e le aziende presenti vedano delle potenzialità di sviluppo e abbiano voglia di portare avanti questa manifestazione assieme a noi». A confermare le parole di Mur sono proprio le aziende presenti, come Lukas Zuegg, membro del Direttivo della categoria dei consulenti aziendali nell’Unione: «Questo concetto innovativo di fare fiere mi ha convinto e sono contento che la nuova direzione di Fiera Bolzano abbia avuto il coraggio di proporlo: speriamo che possa continuare e crescere negli anni».

Anche i titolari di Succus Michael Mühlberger e Harald Plieger sono della stessa opinione: «Una bella prima edizione, un’ottima possibilità per presentare tutto il comparto dei servizi, che è un settore abituato a servire gli altri e non a presentare se stesso. Una fiera ben riuscita, non male per una prima edizione e con grande potenziale di crescita». Anche Katrin Trafoier della Tendsystem afferma: «La fiera mi piace molto, abbiamo avuto la possibilità di curare bene chi è venuto a visitarci e per questo possiamo essere contenti dei risultati ottenuti».

Gli interventi dei partecipanti a Moco

Hannes Mur, gestore alberghiero, coach sistemico e mental trainer, ha parlato di “Mental Power & Service Mind – l’attitudine fa la differenza”: ognuno di noi ha il potere di influenzare il proprio pensiero e di indirizzarlo verso la soluzione, per essere costruttivi anche sotto pressione, sfruttare le energie imparare dagli errori. Servizio è sinonimo di qualità. « È l’attitudine che fa la differenza e lavorare su questi concetti vuol dire sviluppare la propria personalità» afferma Mur.

Axel Liebetrau, esperto in materia di innovazione e futuro, ha tenuto un intervento su come “Offrire di più con coraggio e innovazione”, portando esempi di grandi marchi internazionali. Liebetrau, che ritiene che le aziende sottostimino i cambiamenti che avverranno in dieci anni e sovrastimino quelli che verranno tra due anni, ha parlato di digitalizzazione e di cosa bisogna fare per trarre il massimo successo dalle tecnologie a disposizione. «La chiave del successo di ogni impresa rimangono i collaboratori: se i collaboratori sono contenti avremo anche clienti contenti e questo è un investimento a lungo termine».

Charla Caponi, Global Marketing Executive, ha spiegato che la passione è la chiave del successo per essere un marketing leader nell’era digitale, e che le aziende devo imparare a valorizzare la propria comunicazione. Andrea Kühme, conduttrice ed esperta di comunicazione, nel suo speech “Retorica, effetto, presentazione: è così che si convince” ha offerto dieci input su come avere successo per presentarsi. Infine, molto interessante è stato il convegno “Salute e sicurezza sul lavoro: la rivoluzione formativa con il fascicolo elettronico del lavoratore” organizzato dal CNA con Giovanni Finotto, docente di Sicurezza e Salute nelle attività didattiche ricerca, Laboratori Impianti dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

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