Se lo Spiegel sposta i monti di Cortina in Alto Adige

Dopo le crode di Madonna di Campiglio spacciate per venete, dopo Alberto Angela che scorda le Dolomiti bellunesi e anche dopo il Delta del Po (mare o montagna, la storia non cambia) fatto passare per romagnolo, ora il marketing turistico ci ricasca. E la Tofana di Rozes, veneta doc made in Cortina, diventa di colpo altoatesina. Migliaia e migliaia di anni di storia spazzati via da una semplice superficialità pubblicitario-giornalistica. A… pestare l’ennesimo errore questa volta non è però un’agenzia di comunicazione bensì una tra le più autorevoli testate europee, il teutonico Spiegel. Che dopo la pistola sul piatto di spaghetti – scotti e senza salsa – e un Silvio Berlusconi in gondola ora torna a riaccendere il dibattito italiano per la copertina di un inserto redazionale dedicata, appunto all’Alto Adige. A far esplodere l’errore con tutta la sua forza è il quotidiano Corriere del Veneto che, a firma di Francesco Chiamulera, riporta la notizia con cura di particolari.

L’errore dello Spiegel

Il fatto è questo. IDM Südtirol – Alto Adige decide di commissionare all’autorevole rivista tedesca un corposo magazine sul territorio altoatesino, con tanto di contenuti giornalistici creati ad hoc da professionisti tedeschi e giunti fino a Bolzano per curare al meglio il prodotto. Fin qui tutto bene. Ma è alla fine, in zona Cesarini, che lo Spiegel, compie il più grossolano degli errori non solo mancando un gol facile facile (non era difficile trovare un’immagine dei monti sudtirolesi) ma abbattendo nello stesso tempo con un’unica pallonata difensori, portiere e arbitro. La foto scelta e sparata in copertina infatti non appartiene al territorio altoatesino ma alla (relativamente) vicina Cortina. Apriti cielo. Anche perché, diciamocelo, dai giornalisti tedeschi con fama di indubbia precisione nessuno si aspettava un simile errore.

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