«Troppi prof italiani a Unibz»: nuova convenzione per assumere 10 docenti tedeschi

«Non va bene il fatto che il personale per le nostre scuole di lingua tedesca per gli asili sia in gran parte formato da professori italiani». A dirlo è il governatore altoatesino Arno Kompatscher. La frase, riportata dall’Ansa, è apparsa in un articolo del Dolomiten sulla situazione dell’università altoatesina. A vent’anni dalla fondazione dell’ateneo – scrive il giornale –  il 55,4% dei docenti è di lingua italiana, mentre i professori di lingua tedesca sono «appena» il 32%. Per questo motivo la decisione di rimediare: la nuova convenzione stipulata tra la Provincia autonoma e la libera Università di Bolzano – scrive sempre il Dolomiten – prevede in tre anni l’assunzione di dieci nuovi professori, tutti di lingua tedesca.

«Sono tanti gli studenti che scelgono La Libera Università di Bolzano proprio per la sua offerta didattica trilingue – ha detto Kompatscher al Dolomiten –. Tale offerta non deve quindi rimanere solo sulla carta». L’aggiunta «Libera» nel nome dell’ateneo – come riporta sempre il Dolomiten – è stata data anche in riferimento al fatto che a livello italiano l’istituto di Bolzano è l’unico che può assumere il 70% del personale docente all’estero. Una misura pensata in primo luogo per poter impiegare professori di lingua tedesca. Lo squilibrio linguistico nello staff dell’ateneo altoatesino denunciato dal governatore della Provincia, Arno Kompatscher, e dal presidente dell’Università, Konrad Bergmeister, è particolarmente accentuato nella sede di Bressanone dove il 55% degli studenti è di lingua tedesca mentre il personale docente è composto per la stessa percentuale da professori italiani.

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