Turismo, in Alto Adige è ancora poco...accessibile

La giornata mondiale del turismo si celebra ogni anno il 27 settembre. È stata istituita su iniziativa dell’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO). Il motto di quest’anno è: “Turismo per tutti – promuovere l’accessibilità universale”. Per “turismo accessibile” s’intende lo sforzo per garantire, che le destinazioni e i servizi turistici siano accessibili a tutti, indipendentemente dalle limitazioni permanenti o temporanee o dai bisogni specifici, per esempio dei bambini o delle persone anziane. E nel territorio altoatesino ci sono ancora dei passi avanti da fare.

In Alto Adige ci sono 1.704 esercizi ricettivi che offrono i propri servizi a persone con mobilità ridotta; essi costituiscono il 17,0% dei 10.041 esercizi complessivi. I comuni altoatesini in cui vi è l’offerta maggiore sono Rio di Pusteria (32,6%), seguito da Brunico (28,8%), Bolzano (28,2%), Selva di Val Gardena (23,7%), Castelrotto (22,5%), Merano e Scena (20,4%). In provincia di Bolzano anche le strutture culturali iniziano a garantire sempre più l’accessibilità ad un pubblico disabile, infatti dei 142 musei, collezioni ed esposizioni, quasi la metà è accessibile a persone su sedia a rotelle.

L’indice di utilizzazione dei posti letto è un indicatore turistico importante. È ottenuto dal rapporto tra le presenze effettivamente registrate in un dato arco temporale da ciascuna struttura e il massimo potenziale ricettivo delle stesse. Si distingue in lordo, quando il periodo temporale considerato è di 365 giorni, e netto, quando viene preso in considerazione solamente il numero di giornate di apertura effettiva. Nell’anno turistico 2014/15 l’indice di utilizzazione lordo in Alto Adige ammontava a 36,6% e quello netto a 63,0%. Analizzando il valore per comunità comprensoriale, Bolzano ha registrato l’indice di utilizzazione lordo più alto (46,5%), mentre quello più basso si è registrato nell’Oltradige-Bassa Atesina (31,0%). L’indice di utilizzazione netto più alto si è registrato nel Burgraviato (70,6%) e quello più basso in Val Venosta (54,3%). Calcolando la differenza percentuale tra l’indice netto e quello lordo emerge la costanza nello sfruttamento dei letti degli esercizi ricettivi localizzati a Bolzano, in quanto si ottiene una differenza percentuale minima (19,7%). A livello provinciale tale valore è stato nettamente superiore (72,2%). Dall’indagine “Multiscopo sulle famiglie” del 2014, risulta che il 61,5% degli altoatesini è andato in vacanza. Tra coloro che non sono andati in vacanza la fascia di età maggiormente rappresentata è quella degli ultrassessantacinquenni (62,3%). Tra le motivazioni principali il 30,5% non va in vacanza per mancanza di abitudine e il 17,4% per motivi di salute.

 

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