Scioglimento nevi, piene dei fiumi sotto controllo

In tutto l’ambiente alpino, e l’Alto Adige non fa ovviamente eccezione, il regime dei deflussi è fortemente influenzato dall’accumulo e dallo scioglimento della neve. A partire da aprile, con l’aumento delle temperature, le masse di neve accumulatasi nei mesi invernali si sciolgono progressivamente alimentando fiumi, torrenti e corsi d’acqua. Questo processo è statisticamente più intenso nei mesi di maggio e giugno, quando interessa anche l’alta montagna e si registrano le portate medie mensili più elevate. Nel 2019 l’inverno ha avuto una coda piuttosto lunga e il caldo è arrivato in maniera repentina, accompagnato negli ultimi giorni da temporali che hanno a loro volta accelerato i processi di scioglimento della neve a tutte le quote.

“Le conduzioni idriche – spiega il direttore dell’Agenzia per la protezione civile, Rudolf Pollinger – sono quindi aumentate in modo meno graduale rispetto alla norma raggiungendo picchi che in alcuni casi sono risultati assimilabili ad una moderata piena”. “Il fiume Adige e l’Isarco ne stanno risentendo soprattutto nella parte superiore e media del loro corso – aggiunge il direttore dell’Ufficio idrografico, Roberto Dinale – la Rienza in modo maggiore nel tratto a valle della immissione dell’Aurino”.

La situazione, e i numeri lo testimoniano, rimane comunque sotto controllo. Nella notte scorsa il livello idrometrico dell’Adige a Bronzolo ha di poco superato i 350 cm per una portata attorno ai 550 m3/s: a titolo di paragone, in occasione della piena di fine ottobre 2018, la portata al picco era qui stata di oltre 1000 m3/s per un livello di un metro e mezzo superiore rispetto a quello attuale. “Dopo che ieri sono stati raggiunti i massimi valori di portata – commenta Dinale – la previsione idrologica è quella di un progressivo rientro alla normalità con l’esaurimento della neve al suolo, sebbene eventuali temporali e precipitazioni intense potranno determinare temporanei aumenti della criticità anche nel corso della settimana prossima che si preannuncia con temperature in ulteriore leggero aumento”.

L’Agenzia per la Protezione civile tiene sotto controllo l’evoluzione della situazione attraverso l’Ufficio idrografico e il Centro funzionale provinciale.

USP

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