Radon, a Bolzano kit gratuito per misurare il gas radioattivo (e pericoloso)

L’Agenzia provinciale per l’ambiente, per la giornata europea del radon che si celebra il 7 novembre, invita i cittadini a partecipare all’iniziativa pilota Misura il radon a casa tua, prima esperienza di citizen science promossa dall’Agenzia. Presso la sede di via Amba Alagi 5, a Bolzano, nelle giornate del 7 e 8 novembre (dalle 12 alle 14 e dalle 16 alle 17.30) i cittadini possono ritirare gratuitamente un kit di misurazione per rilevare la concentrazione di gas radon nelle proprie case. Utilizzando dei dosimetri, nell’arco temporale di un anno verrà rilevata l’eventuale presenza di radon nelle abitazioni fornendo così informazioni utili agli esperti. Il Laboratorio di chimica fisica dell’Agenzia per l’ambiente effettuerà, quindi, l’analisi gratuita del radon e provvederà a trasmettere i risultati ai cittadini partecipanti. «Se tale iniziativa pilota otterrà un buon riscontro da parte della popolazione altoatesina, siamo propensi a rilanciare l’iniziativa nella primavera 2019 – spiega Flavio Ruffini, direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente – facilitando il ritiro dei dosimetri anche per coloro che abitano al di fuori del capoluogo altoatesino».

Perché è importante misurare il radon?

«Il radon – spiega Luca Verdi, direttore del Laboratorio di chimica fisica dell’Agenzia provinciale per l’ambiente – è un gas radioattivo che dal terreno e dalle rocce può entrare e accumularsi negli ambienti di vita al chiuso ed essere inalato. Non si vede e non si sente, ma è pericoloso per la nostra salute, e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) rappresenta la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta. È importante quindi misurarne la concentrazione ed eventualmente ridurne la presenza in casa». La prima iniziativa di citizen science promossa dall’Agenzia per l’ambiente è rivolta esclusivamente a privati cittadine e cittadini, quindi non alle aziende. Con citizen science si indicano le iniziative con le quali la comunità scientifica coinvolge i cittadini nella ricerca. I vantaggi di questo approccio innovativo sono molteplici: poter suddividere la raccolta dati su molte persone e quindi avere in un breve arco di tempo molte informazioni a disposizione relative a sviluppi sul territorio, raccogliere il sapere presente a vantaggio di tutti, mettere a disposizione i risultati ottenuti direttamente alla popolazione interessata, aprire un canale di confronto diretto tra scienza e popolazione.

Gli esempi già realizzati

Progetti di citizen science attivati in altre realtà si riferiscono ad esempio alla segnalazione di specie animali o vegetali presenti in un dato territorio, all’osservazione incentrata su specifici fenomeni, ed anche alla messa a disposizione di risorse proprie per rilevazioni di varia natura. Maggiori informazioni sulla tematica all’interno del portale web dell’ambiente nella sezione dedicata al radon, a disposizione anche un video sul canale Youtube ufficiale della Provincia di Bolzano. Ai seguenti link la possibilità di scaricare video e interviste in alta risoluzione.

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