Alto Adige, Pil in crescita anche per il 2016

L’economia dell’Alto Adige torna a crescere. Magari non in maniera del tutto costante, ma la strada sembra essere intrapresa: a dirlo è l’Astat, l’ufficio statistico provinciale, che ha certificato una crescita reale del Pil, riferita al 2015, dello 0,8%. Un po’ meno buona, ma sempre in crescita, la stima per l’anno in corso: si potrebbe chiudere a +0,5%.

Complessivamente, l’Alto Adige sembra essere tornato di nuovo su un percorso di crescita, ma rimane dipendente dal contesto europeo e internazionale. Alti tassi di crescita del 3,0%, per esempio, sono difficili da raggiungere nella situazione attuale dell’economia globale ed europea. Inoltre, l’efficienza già relativamente alta dell’economia altoatesina, così come i livelli di reddito significativamente più elevati rispetto all’Italia, rendono molto più difficile un puro recupero di crescita (catching up) come quello che si potrebbe osservare nei mercati emergenti. È da sottolineare tuttavia come ogni previsione sia caratterizzata da un margine di incertezza e quindi da una possibile variazione sia verso l’alto che verso il basso. Determinati mutamenti delle condizioni economiche (ad esempio, le misure della Banca centrale, la Brexit, la Grecia, la crisi dei rifugiati, gli attacchi terroristici ed i conflitti geopolitici) sono prevedibili solo in maniera limitata. Inoltre gli uffici di statistica provvedono ad effettuare regolari revisioni retroattive dei dati inseriti nelle serie storiche, cambiando così anche la situazione di partenza da cui sono state estrapolate le previsioni.

Pil in crescita ma quello dei vicini è ancora un po’ più verde

Per l’Eurozona l’OCSE stima per il 2015 una crescita dell’1,5% e per il 2016 prevede un aumento dell’1,4%, mentre l’FMI prevede rispettivamente crescite dell’1,6% e dell’1,5%. Né i tassi d’interesse ai minimi storici, incoraggiati dalla politica monetaria della Banca centrale Europea (quantitative easing), né i bassi costi del petrolio hanno sortito l’effetto desiderato sull’economia. I due più importanti partner commerciali dell’Alto Adige – Italia e Germania – sono in moderata ripresa, ma questo sviluppo esterno potrebbe non essere sufficiente a conferire un forte impulso di crescita all’Alto Adige. Per il 2016 l’OCSE prevede per la Germania una crescita del Prodotto Interno Lordo dell’1,3%, per l’Italia l’ISTAT prevede un tasso di crescita dell’1,4%. Anche l’OCSE in autunno si attendeva per l’Italia una crescita dell’1,4%, ma nell’ultimo Interim Economic Outlook di febbraio ha rivisto al ribasso tale previsione all’1,0%. Similmente basse, ad esempio, sono le prospettive di crescita delle vicine Austria e Svizzera. Per l’Austria viene calcolata una crescita dell’1,6% per il 2016, per la Svizzera dell’1,0%.

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