NOI Techpark, 25 nuove aziende nell'ampliamento. Kompatscher: «Così valorizziamo talenti»

A un anno e mezzo dall’inaugurazione, NOI Techpark segna un altro, decisivo, goal nel campo dell’innovazione. Venticinque aziende hanno tagliato il nastro del nuovo edificio: il modulo D1, circa 22 mila metri cubi, dove imprese ed enti di ricerca potranno lavorare sempre più fianco a fianco. «Con l’inaugurazione del D1, il NOI Techpark può dirsi veramente completo. L’ingresso delle aziende è, infatti, centrale per un luogo come questo: un parco tecnologico in cui investiamo sì nelle infrastrutture ma anche e soprattutto nei talenti» – ha dichiarato il governatore Arno Kompatscher, ricordando che il Parco tecnologico è un punto di riferimento per l’ecosistema innovativo europeo nonché elemento distintivo per rendere sempre più competitivo l’Alto Adige.

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L’intero Parco, infatti, già ospita 70 imprese innovative, quattro istituti di ricerca (Eurac Research, Centro di Sperimentazione Laimburg, Fraunhofer Italia, Agenzia CasaClima) e quattro facoltà dell’Università di Bolzano (Economia, Scienze e Tecnologie, Scienze e tecnologie informatiche, Design e Arti; mentre la nuova facoltà di Ingegneria arriverà nel 2022), 30 laboratori, 500 lavoratori altamente qualificati che parlano 15 lingue e provengono da 70 Paesi diversi. E il nuovo edificio è già praticamente sold out. Nel D1 si sono già trasferite 21 aziende e altre quattro sono in procinto di farlo nelle prossime settimane. Rappresentano settori imprenditoriali diversi, dal legno di Holz Pichler alle costruzioni metalliche della Weico, ex startup cresciuta nell’incubatore di imprese del NOI Techpark fino a leader del mercato di livello mondiale come la Microtec, azienda che produce scanner per l’industria del legno. «Realtà che al NOI Techpark trovano il luogo in cui fare “naturalmente” innovazione, beneficiando della vicinanza con i centri di ricerca e di infrastrutture all’avanguardia. – conferma il direttore del Parco Tecnologico, Ulrich Stofner, precisando – Con l’inaugurazione del D1, il NOI Techpark si conferma un ponte attivo tra imprese e mondo della ricerca, creando sempre più sinergie tra innovatori, startup e giovani talenti».

Il nuovo modulo, che è stato completato in soli 20 mesi di lavoro, al suo interno ospiterà anche la Scuola Maestri Professionali della Provincia Autonoma di Bolzano. «Un modo – chiarisce l’assessore all’economia e alla formazione della Provincia autonoma di Bolzano, Philipp Achammer – per sottolineare ancora di più l’importanza del sistema duale, rafforzando il legame tra formazione e impresa, tra artigianato e innovazione». Come confermato anche dal presidente LVH-APA, Martin Haller, infatti, con l’ingresso della Scuola direttamente nel NOI Techpark i giovani artigiani potranno entrare in contatto fin da subito con l’innovazione, portando questo modus operandi anche all’interno delle aziende per cui lavoreranno. E nello stesso edificio ha sede anche l’avveniristico terraXcube, il laboratorio di Eurac Research inaugurato lo scorso novembre, in cui si simulano le condizioni climatiche più estreme sulla terra, con l’obiettivo di indagare la loro influenza sull’uomo, sui processi ecologici e sui prodotti tecnici, ricreando atmosfere e climi da 0 a 9.000 metri d’altitudine.

Uomo e natura, dunque, più vicini che mai, come emerge anche dalla stessa filosofia costruttiva: non solo il NOI Techpark è il primo progetto in Europa e il secondo al mondo ad aver ricevuto la targa LEED ND v4:Plan GOLD, essendo di fatto una struttura a impatto zero sull’ambiente, ma anche la facciata del modulo di espansione D1 ha raggiunto il livello prestazionale «Klimahaus Gold» e l’edificio intero il livello A, con consumo d’energia inferiore a 30kWh/m²/anno. L’innovazione cresce, dunque, e si ispira sempre di più alla natura.

Silvia Pagliuca

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