Nicolò Degiorgis guest curator Museion per il 2017

Portare l’arte fuori dal museo, anche in luoghi inaspettati, fuori e dentro l’Alto Adige: perché Museion non è solo a Museion, ma è anche Out and About (impegnato fuori casa). Questo il compito assegnato, in continuità con l’attività di Museion, a Nicolò Degiorgis, guest curator Museion del 2017.

Nicolò Degiorgis guest curator Museion nel 2017

Nicolò Degiorgis è il curatore ospite 2017 a Museion. Nato a Bolzano nel 1985, studi in Lingue Orientali alla Ca’ Foscari di Venezia e a Pechino, insegna fotografia artistica all’Università di Bolzano e nelle carceri del capoluogo. È fondatore della casa editrice Rorhof e curatore presso la galleria foto-forum di Bolzano. Come artista fotografo, Degiorgis ha all’attivo diverse mostre in istituzioni come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia e l’Architekturmuseum presso la Pinakothek der Moderne di Monaco – due suoi lavori sono attualmente esposti presso la 16ma Quadriennale d’arte di Roma (fino all’8 gennaio 2017). Per il suo libro “Hidden Islam” (islam nascosto) gli è stato conferito il premio come miglior libro d’autore dal prestigioso Festival Recontres d’Arles nel 2014. Nel 2017 Degiorgis proporrà una mostra tematica, che ruoterà intorno ai concetti di Heimat e patria alla luce della più recente attualità in Europa. L’esposizione, che inaugura il 15 settembre 2017, sarà preceduta, da gennaio 2017, da cinque micro-mostre a Museion Passage su cinque libri d’artista inediti. Intorno alle micro mostre Degiorgis costruirà degli eventi satellite sul territorio, quindi fuori da Museion, in luoghi connessi ai temi dei libri, come ad esempio le scuole e il carcere di Bolzano. L’idea è portare l’arte fuori dal museo e quindi in luoghi, comunità e ambienti lontani dalla fruizione dell’arte contemporanea.

«Quello a Degiorgis è un invito con un forte carattere sperimentale: nonostante sia il guest curator più giovane che abbiamo mai avuto, si muove con disinvoltura sulla scena internazionale e al contempo vanta una conoscenza approfondita del territorio. Considerati i suoi campi di ricerca, crediamo sia la figura adatta per proporre una mostra tematica sui concetti di heimat e di patria in una prospettiva globale. Dopo l’esperienza positiva fatta con Francesco Vezzoli, continuiamo inoltre nella formula di un guest curator artist», spiega Letizia Ragaglia, direttrice di Museion.

Out & About, l’arte di portare l’arte fuori dal museo

Quella di Degiorgis è una scelta in linea con la scelta di fare di Museion una collezione in viaggio. Far uscire le opere dai depositi per esporle fuori dal museo, non solo come prestiti ad altri musei e istituzioni, ma anche in luoghi inconsueti. Che siano le fotografie di Vera Comploj al Museo Passiria, le oltre 40 grafiche di artisti altoatesini negli uffici IDM Südtirol Alto Adige, l’opera di Isa Genzken allo Stedelijk Museum di Amsterdam o quella di Emilio Isgrò a Palazzo Reale di Milano: la mappa dei luoghi in cui si trovano opere di Museion è fittissima. 

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Un’apertura ai prestiti che si è spinta fuori dall’Europa, fino alla Cina: Il 12 novembre prossimo inaugura infatti a Nanchino il “The Nanjing International Art Festival” presso cui Museion sarà presente con 25 opere dalle proprie raccolte. La partecipazione al Festival è per Museion la prosecuzione di un discorso e un’attenzione avuta negli ultimi anni oltre la prospettiva eurocentrica, con l’invito ai curatori ospiti cinesi Carol Yinghua Lu e Liu Ding nel 2013 e, per esempio, con mostre come la personale di Danh Vo o di Korakrit Arunanondchai, appena conclusa. Per il linguaggio estremamente contemporaneo e l’immaginario pop e vivace che evocava, proprio la mostra dell’artista thailandese Arunanondchai ha dato l’ispirazione, nel maggio scorso, a una collaborazione con i negozi Maximilian di Bolzano, Brunico e Bressanone e con il prestigioso Hotel Bauer di Venezia. Presso queste strutture sono stati esposti i video dell’artista, parallelamente alla mostra a Museion. È invece la luce a fare da trait d’union nella collaborazione tra ewo e Museion. Il 26 ottobre prossimo apre infatti la mostra con opere di luce sulla collezione con opere di Brigitte Kowanz, François Morellet e Rosemarie Trockel negli spazi della ditta di Cortaccia, azienda leader nello sviluppo di sistemi di luce per spazi pubblici. La passione per la sperimentazione, con una particolare attenzione ai giovani artisti, è al centro del sodalizio tra la Thun Ceramic Residency e il museo d’arte contemporanea di Bolzano. La residenza ha l’obiettivo di invitare giovani artisti a Bolzano e dintorni e offrirgli l’opportunità di vivere il loro lavoro in un contesto nuovo, sperimentando insieme ad altri artisti. L’edizione 2016, a cura di Samuel Leuenberger, ha visto la partecipazione di Rochelle Goldberg, John Henshaw e Than Hussein Clark. Le loro opere saranno esposte nella mostra „A thousand things happening at the same time” nella casa atelier di Museion, negli spazi di via Rosmini 48 e presso la Libera Università di Bolzano. La mostra inaugura il 21/10 alle ore 18 e sarà visibile fino al 25 novembre 2016.

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Apertura e sostegno alla giovane creazione hanno portato Museion a coinvolgere i direttori dei musei di Austria, Svizzera e Italia, oltre alle istituzioni altoatesine come ar/ge kunst Kunstverein di Bolzano e Merano Arte nel processo di selezione per il Premio Museion. I finalisti Verena Dengler (Vienna, 1981), Sonia Kacem (Basilea, 1985), Invernomuto (Simone Bertuzzi, Piacenza 1983 e Simone Trabucchi, Piacenza, 1982) e Julia Frank (Silandro, Bolzano, 1988) esporranno le loro opere nella mostra sul Premio, che apre il 25 novembre prossimo. La fitta trama di collaborazioni prosegue anche nel 2017: la personale di Lili Reynaud Dewar, con cui Museion apre la nuova stagione, è in cooperazione con il Kunstverein in Hamburg.

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