Legge tutela paesaggio, lotta al «consumo di suolo»

Il filo conduttore della nuova legge territorio e paesaggio è la messa in sicurezza di uno sviluppo sociale ed ecologico sostenibile del territorio altoatesino. Ne fanno parte il contenimento del consumo di suolo e della dispersione edilizia garantito grazie all’introduzione del nuovo strumento della delimitazione dell’area insediabile. «Al fine di disporre di insediamenti più compatti si predilige la cubatura esistente rispetto a nuove aree avvalendosi di una pianificazione programmatica dei Comuni», fa presente l’assessore provinciale Richard Theiner commentando i criteri applicativi della legge riferiti al contenimento del consumo del suolo, approvati oggi (20 novembre) dalla Giunta provinciale su sua proposta.

Tali criteri saranno emanati sotto forma di regolamento con un decreto del presidente della Provincia ed entreranno in vigore dal 1° gennaio 2020, come la legge stessa. Grazie alla pianificazione comunale sarà possibile individuare all’interno dell’area urbanizzata la capacità edificatoria residua, ovvero le aree ancora edificabili e il patrimonio edilizio pubblico e privato non utilizzato o sottoutilizzato idoneo al recupero o al riuso. «In tal modo sarà possibile incentivare la rigenerazione urbana con interventi di ristrutturazione urbanistica e rinnovo edilizio, anche aumentando l’efficienza energetica e la qualità architettonica degli edifici esistenti» afferma l’assessore Theiner. Inoltre, si potrà privilegiare l’accessibilità pedonale, ciclabile e per mezzo del trasporto pubblico. Pareri positivi in merito ai criteri applicativi erano stati espressi sia dal Consiglio dei Comuni che dalla seconda commissione legislativa del Consiglio provinciale nel settembre scorso.

L’area insediabile

In base ai criteri approvati, l’area insediabile comprende zone con destinazione urbanistica inclusi gli spazi verdi urbani ad esse connessi e le aree adatte allo sviluppo urbano. Delimitando l’area insediabile si separa le aree abitate dal paesaggio non insediato, in modo tale da contenere e monitorare il consumo di suolo. La delimitazione avviene tramite il rilievo delle aree e strutture esistenti, con la determinazione del fabbisogno in base alla previsione dello sviluppo della popolazione e delle attività economiche, facendo riferimento ai dati ASTAT e agli obiettivi politici, nonché identificando le aree non edificabili.

Nel processo di delimitazione dell’area insediabile i Comuni devono in ogni caso coordinarsi con vari servizi provinciali: l’Agenzia provinciale per l’ambiente, l’Agenzia provinciale per la protezione civile, le Ripartizioni natura, paesaggio e sviluppo del territorio, foreste, agricoltura, mobilità, servizio strade e beni culturali, nonché l’Ufficio geologia e prove materiali. Nel programma di sviluppo comunale, il Comune definisce il contingente massimo di consumo di suolo ammesso nel periodo di pianificazione per le future aree insediabili e le infrastrutture di trasporto. Il Comune dovrà rilevare e monitorare il consumo del suolo nel territorio di sua competenza

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