Imprese del manifatturiero, per 4 su 5 il 2015 è stato positivo

L’edizione autunnale del barometro dell’economia mostra un clima di fiducia positivo nel comparto manifatturiero. Il 79% degli imprenditori e delle imprenditrici considera soddisfacente la redditività conseguita nel 2015 e per il 2016 le aspettative sono positive nell’85% dei casi.

Secondo le imprese, già quest’anno vi è stato un aumento dei fatturati, nonostante i prezzi siano rimasti costanti. Tale crescita è dovuta soprattutto al buon andamento del commercio estero: nel primo semestre 2015 l’Alto Adige ha esportato merci per oltre 2,1 miliardi di euro, con un aumento del 7,5% rispetto allo stesso semestre dell’anno scorso. Per il 2016 si prevede un ulteriore e significativa crescita dei ricavi, dovuta a un lieve aumento dei prezzi, a un andamento delle esportazioni ancora positivo, nonché alla ripresa del mercato altoatesino e soprattutto di quello italiano.

I giudizi di imprenditori e imprenditrici in merito a costi, competitività aziendale e puntualità dei clienti nei pagamenti sono migliorati soprattutto per quanto concerne il 2016. Al momento le imprese non prevedono una ripresa degli investimenti. Impulsi positivi in tal senso potranno però provenire dalla legge di stabilità, che introduce la possibilità di ammortamento maggiorato per i beni strumentali.

Per quanto riguarda le singole branche di attività, si registra un clima di fiducia particolarmente positivo nel settore alimentare: tutte le imprese intervistate sono soddisfatte della redditività conseguita nel 2015 ed esprimono aspettative positive per l’anno prossimo. ll clima di fiducia è buono anche nel settore dell’abbigliamento e in quello della fabbricazione di prodotti chimici e materie plastiche. Resta invece modesto nel comparto della lavorazione di metalli e soprattutto nella produzione di materiali da costruzione, a causa del forte calo dell’attività edile negli ultimi anni.

Il Presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, accoglie con soddisfazione il buon clima di fiducia nel comparto manifatturiero, ma sottolinea la necessità di agevolare gli investimenti: “Gli ammortamenti maggiorati per i beni strumentali previsti dalla legge di stabilità sono sicuramente positivi, ma andrebbero estesi anche agli investimenti in immobili.”

“Per mantenere il clima di fiducia positivo occorre dare alle imprese il sostegno sinora solo promesso – spiega Claudio Corrarati, Presidente CNA-SHV – Le nostre aziende convivono tuttora con burocrazia e pressione fiscale eccessive, nonché con un’insopportabile restrizione del credito. Il trend positivo potrà continuare solo intervenendo su Provincia e Governo perché dalle promesse si passi ai fatti. Servono interventi choc per l’indotto edile e per settori in sofferenza come stampa e grafica.”

“I dati dell’IRE confermano come le nostre PMI siano resistenti alle crisi e capaci di trovare rapidamente le soluzioni per adeguarsi alle mutate condizioni – ricorda Gert Lanz, Presidente lvh.apa Confartigianato Imprese –  Sono dinamiche e flessibili, elaborano soluzioni creative ai problemi più vari e offrono prodotti di qualità che parlano da sé. Guardiamo pertanto con fiducia al prossimo anno, continuando ad affrontare le sfide con un approccio orientato alle soluzioni.”

“L’export si conferma sempre di più come il vero motore di sviluppo della nostra economia. – conclude Stefan Pan, Presidente Assoimprenditori Alto Adige – L’obiettivo comune per garantire il futuro dell’Alto Adige deve essere quindi quello di rafforzare ulteriormente la competitività internazionale delle nostre imprese. Per questo bisogna puntare su energia sicura e a prezzi competitivi, riduzione del carico fiscale, raggiungibilità a tutti i livelli ed efficienza della pubblica amministrazione.”

 

Ti potrebbe interessare