Economia altoatesina, linee guida per il futuro

Crisi dei centri di fondovalle, sicurezza reale e percepita, startup e successione d’impresa, mobilità. Sono i quattro temi fondamentali della CNA-SHV per il 2017 in tema di economia altoatesina, seguiti da altri quattro temi prioritari: semplificazione burocratica e digitalizzazione, accesso al credito e pressione fiscale, maturità professionale anche per il mondo scolastico di lingua italiana, filiera corta sia nella produzione sia nel welfare.
Gli otto argomenti sono stati illustrati da Claudio Corrarati e Pino Salvadori, presidente e direttore della CNA-SHV. Otto temi riassunti nella rosa dei venti quale sintesi dell’incontro: “Quali venti sull’economia altoatesina?”. Il Consorzio Torricelli, inaugurato nel 2005, ospita 31 aziende, in prevalenza del settore edile, ma anche attività di servizio e artigianato di vario genere. “Siamo qui – ha esordito il presidente Corrarati – per valorizzare il ruolo dei consorzi. Nati per dare una “casa” alle imprese dei centri di fondovalle, adesso devono trasformarsi da contenitori di imprese a poli di servizi qualificati per i cittadini, favorendo la nascita di aggregazioni e reti d’imprese”.

Economia altoatesina in crescita nell’artigianato e nei servizi

Rispetto al quadro congiunturale dell’Alto Adige, CNA-SHV ha evidenziato come ci sia stata una crescita dello 0,4% di imprese artigiane e del 2,7% nei servizi. Valori che trovano conferma anche nel numero dei dipendenti in aumento del 3,6% tra artigianato e servizi. Di contro, però, mentre il tasso di disoccupazione scende al 3,6%, i disoccupati di lungo corso (da almeno un anno) aumentano del 25,6% a quota 3.217 unità.
Un fenomeno, quella della disoccupazione, che tocca soprattutto i centri urbani di fondovalle, che viaggiano con un tasso che va dal 7,2% di Laives al 7,8% di Merano, con il record del 9% di Bolzano. Quasi il triplo rispetto alla media provinciale, con punte quasi del 20% tra gli stranieri. Le proposte di CNA-SHV vertono sull’inserimento dei centri urbani con elevato tasso di disoccupazione ed elevata moria di aziende tra le zone svantaggiate dell’Alto Adige, in modo che le imprese di tali centri possano accedere ai contributi provinciali con punteggi maggiorati. Piani di sviluppo su base comunale, applicazione della suddivisione degli appalti in piccoli lotti a misura di PMI locali come prevede la norma provinciale, tariffe scontate dell’energia in città grazie al termovalorizzatore, patto tra centri urbani e zone rurali circostanti per consumi a chilometro zero, valorizzazione di Bolzano come polo di attrazione turistica, della green economy e dell’innovazione sono le altre proposte dell’Associazione di Artigiani e Piccole imprese.

Sicurezza e riforma urbanistica

Claudio Corrarati, presidente CNA-SHV

Claudio Corrarati, presidente CNA-SHV

Il secondo tema è quella della sicurezza: a fronte di un calo dei reati nel 2016 in città e provincia, certificati dalle Forze dell’Ordine, la percezione degli imprenditori e dei cittadini è esattamente opposta. CNA-SHV nel 2017 lancia “il pacchetto sicurezza” che prevede il rilancio del Protocollo siglato due anni fa con Commissariato del Governo e Forze dell’Ordine in modo da sensibilizzare imprese e cittadini sugli incentivi per installare sistemi di sicurezza e videosorveglianza, corsi e incontri formativi con le Forze dell’Ordine con le quali sviluppare un vademecum, compresa la formazione giuridica sulla legittima difesa.
In parallelo corrono startup e successione. “Tre startup su dieci cessano l’attività entro 2 anni dalla nascita, 6 su 10 entro 4 anni – ha sottolineato Corrarati – mentre ci sono 5.500 aziende consolidate in Alto Adige che non hanno un successore. Da qui la necessità di creare un portale che faccia incontrare domanda e offerta tra giovani che vogliono mettersi in proprio e aziende esistenti prossime alla cessazione, che potrebbero invece essere rilevate e rilanciate. In questo contesto, fondamentale sarà la riforma urbanistica provinciale per modificare i vincoli, come proposto da CNA-SHV, che obbligano molti imprenditori a lasciare in vita l’azienda anche se hanno superato i 70 anni di età, perché altrimenti perderebbero il diritto all’alloggio di servizio in cui abitano da decenni”.

Misure sperimentali per la mobilità e altre riforme

Il quarto punto prioritario è la mobilità: in attesa di realizzare le grandi infrastrutture come la circonvallazione di Bolzano, il raddoppio della ferrovia Bolzano-Merano, il Metrobus dall’Oltradige, l’arrivo di 124 nuovi bus per Sasa e Sad, la CNA-SHV ritiene fondamentale decongestionare il capoluogo attraverso misure sperimentali, alcune delle quali potrebbero diventare definitive, come segnaletica smart per convogliare i flussi di traffico, la riapertura al traffico di vie oggi sotto-utilizzate almeno per i veicoli aziendali di consegna merci e pronto intervento di manutenzione, la realizzazione di un centro di stoccaggio delle merci dal quale far partire la consegna dell’ultimo miglio con veicoli ecologici, anche tenendo conto del boom dell’e-commerce. Inoltre, è opportuna la revisione della politica dei tempi della città d’intesa con tutti gli uffici pubblici provinciali e statali, oltre a un sistema di incentivazione e/o restrizione per l’utilizzo dei mezzi pubblici, una volta potenziati, da parte dei pendolari.

Temi aggiuntivi della CNA-SHV per il 2017 sono: la semplificazione burocratica che deve precedere la digitalizzazione (in tal senso CNA-SHV lancerà il nuovo servizio Safety Service); il rafforzamento dei sistemi di accesso al credito e la defiscalizzazione provinciale; la maturità provinciale estesa anche al mondo scolastico di lingua italiana; la filiera corta tra grandi e piccole imprese locali sia nella produzione sia nell’applicazione di sistemi di welfare territoriale. Infine la nuova legge provinciale sugli appalti appena approvata: è davvero a favore delle Pmi locali in questa nuova versione? I subappaltatori non sono tutelati in caso di fallimento della ditta appaltante.

Giuseppe Trevisan, titolare della Gitre sas, impresa specializzata nelle costruzioni a secco, ha sottolineato come l’edilizia sia in ripresa, tanto da avere necessità di assumere uno o due persone con l’apprendistato professionalizzante: “Purtroppo facciamo fatica a trovare giovani disponibili a lavorare ed imparare un mestiere. Ed è un peccato, perché così si perdono occasioni di lavoro e si costringono le imprese ad assumere stranieri, che a volte si rivelano poco affidabili perché interessati a imparare il mestiere alla meno peggio e poi andare via”.

Nella foto: da sinistra Günther Schwienbacher (vicedirettore CNA-SHV), Arrigo Simoni (vicepresidente CNA-SHV), Giuseppe Trevisan (ditta Gitre), Pino Salvadori (direttore CNA-SHV), Claudio Corrarati (Presidente CNA-SHV)

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