Bolzano, fiducia dei consumatori in lieve calo ma sopra la media nazionale

Ad aprile la fiducia dei consumatori altoatesini è diminuita per la prima volta dopo cinque trimestri consecutivi di crescita. Lo evidenzia l’indagine dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. L’indice del clima di fiducia è comunque positivo e superiore alla media nazionale ed europea.

Aumenta l’incertezza sulla situazione economica internazionale. Nel 2016 la Cina crescerà in misura minore rispetto allo scorso anno, mentre Russia e Brasile permangono in recessione. Nell’Unione Europea la crescita del prodotto interno lordo rallenterà, anche a causa della debolezza del commercio internazionale. La Commissione Europea si attende un incremento del PIL dell’UE pari all’1,8 percento nel 2016. L’economia italiana farà registrare un sviluppo più modesto, che attualmente si prevede pari a circa l’1,1 percento.

Già nei mesi scorsi questi fattori avevano portato a un calo della fiducia in Italia. Ora si registra anche in Alto Adige un lieve peggioramento: ad aprile l’indice si è attestato a 8,8 punti, con un calo di 5,6 punti rispetto alla precedente indagine di gennaio. In confronto ad inizio anno i consumatori sono quindi meno ottimisti per quanto concerne il futuro andamento dell’economia altoatesina, la situazione economica della propria famiglia e le proprie capacità di risparmio. Nonostante questo calo, il valore dell’indice resta positivo. Ciò significa che tra i cittadini altoatesini vi è ancora una prevalenza degli ottimisti sui pessimisti per quanto riguarda l’evoluzione dell’economia nei prossimi dodici mesi. Il clima di fiducia in provincia di Bolzano resta inoltre superiore alla media nazionale ed europea: sia in Italia che nell’UE l’indice è pari a -6,6 punti ed è quindi leggermente negativo.

Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner è fiducioso: “Anche se la crescita economica dovesse risultare inferiore a quanto inizialmente previsto, il miglioramento congiunturale rispetto al 2015 è evidente. La ripresa deve tuttavia essere consolidata con investimenti orientati al futuro, in modo da garantire alla nostra economia una competitività a lungo termine.”

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