Facciate intelligenti, dai test in laboratorio al successo in cantiere

Il nuovo Palazzo Campofranco di Bolzano – area recentemente riqualificata in piazza Walther – ha al suo interno una parte del know-how di NOI Techpark e dei suoi laboratori. Alcune delle facciate installate sul palazzo, infatti, sono state progettate e realizzate dall’azienda altoatesina Stahlbau Pichler, che le ha testate all’interno del laboratorio di Eurac Research Multifunctional Façade Lab. Un esempio di come ricerca e impresa possono collaborare per generare soluzioni nuove ed efficienti, con ritorni positivi per l’intero territorio. Ma andiamo con ordine. Il progetto del nuovo Palazzo Campofranco è stato ideato dallo studio romano MdAA Architetti Associati. I lavori sono affidati all’impresa Bernard Bau, che per la realizzazione delle parti più complesse si è avvalsa della Stahlbau Pichler. Tra i vari componenti commissionati c’era anche una facciata a triplo strato, pensata per coprire il ristorante sulla terrazza rispondendo a due diverse funzioni: impedire al calore dei raggi del sole di penetrare all’interno e, al tempo stesso, far godere ai cittadini la bellissima vista sulla piazza principale della città.

Ma la facciata, realizzata in vetro e acciaio con una parte opaca esterna, se esposta a lungo al sole avrebbe potuto surriscaldarsi generando uno shock termico con conseguente rottura o deformazione dei materiali. Per questo, nel marzo 2020 Stahlbau Pichler si è rivolta agli esperti dell’Istituto di ricerca di Eurac Research per capire quanto elevato fosse questo rischio.

Il lavoro in laboratorio

Il Multifunctional Façade Lab, laboratorio indoor di Eurac Research con sede a NOI Techpark, è stato il luogo ideale dove analizzare la facciata. Il lab permette, infatti, di verificare le prestazioni termiche ed energetiche di serramenti, pareti opache e moduli di facciata in condizioni sia stazionarie che dinamiche, grazie a uno speciale calorimetro che lavora in coppia con un simulatore di luce solare. Stahlbau Pichler ha inviato un campione di prova della facciata al team di ricerca per utilizzarlo durante i test e dopo aver discusso le tipologie di prove a cui sottoporlo sono partite le operazioni all’interno del Multifunctional Façade Lab. “Nel laboratorio abbiamo potuto verificare il comportamento della facciata in diverse condizioni, variando l’irraggiamento del simulatore solare”, racconta Giuseppe De Michele, ricercatore di Eurac Research e referente del progetto.

Credits: Ivo Corrà

Il gruppo di ricerca ha raccolto tutte le informazioni sulle condizioni di irraggiamento del sole a Bolzano rispetto all’orientamento della facciata (est), individuando i picchi più alti di calore e la durata dei periodi. Successivamente ha simulato il comportamento giornaliero della radiazione sulla facciata (che varia a seconda della posizione del sole), colpendola con il fascio di luce del simulatore solare e registrando i dati grazie a una serie di sensori applicati sul campione.  “Abbiamo registrato le temperature della facciata sui distanziatori, sul vetro e nella parte opaca, sia sul piano frontale che posteriore. La facciata è stata inoltre sottoposta anche a condizioni estreme, passando da basse temperature a una condizione molto forte di sole battente. In questo modo, si è ricreata una situazione critica per verificare quale fosse la risposta della facciata di fronte a un rischio di rottura o deformazione molto concreto. Il risultato? Le facciate hanno retto perfettamente sotto ogni punto di vista, non registrando rotture o deformazioni e facendo ottenere così a Stahlbau Pichler una preziosa conferma sulla qualità del proprio prodotto.

Lab Bonus e altre opportunità da scoprire

Per questa ricerca Stahlbau Pichler si è avvalsa del “Lab-Bonus”. L’iniziativa è pensata per agevolare l’utilizzo dei servizi offerti dai 40 laboratori di NOI Techpark alle imprese con sede in Alto Adige, tramite la concessione di un contributo che copre fino al 65% del costo dei servizi erogati, per un massimo di 15.000 euro l’anno in base alle dimensioni dell’impresa. Per accedere al contributo basta fare avere un preventivo del laboratorio scelto.

“Abbiamo fatto presente a Stahlbau Pichler questa opportunità e ne sono stati entusiasti”, spiega De Michele. La domanda di Lab Bonus, dopo una valutazione da parte di NOI Techpark, è stata accolta in maniera molto rapida. “Il processo per ottenere il bonus è stato molto snello e veloce, l’abbiamo verificato anche con altri progetti. È davvero importante che in situazioni simili le parte burocratica non sia di intoppo per le aziende, ma che anzi agevoli il passaggio dell’attività in laboratorio”, conclude De Michele.

Per permettere alle aziende di identificare il laboratorio che meglio può rispondere alle loro esigenze, NOI Techpark ha attivato il servizio di consulenza “Lab Desk”, che aiuta a trovare, in modo semplice e veloce, l’interlocutore giusto all’interno del parco. Un’opportunità di cui è possibile usufruire scrivendo a labs@noi.bz.it. Chi fosse interessato a scoprire da vicino i laboratori e a conoscerne tutte le funzionalità e le opportunità, può segnare in rosso sul calendario la data del 13 ottobre, quando si svolgerà una giornata di porte aperte per tutte le aziende. Perché non esiste innovazione senza ricerca, e non esiste ricerca senza laboratorio. Per partecipare, è possibile registrarsi qui.

Foto copertina: video Facebook Stahlbau Pichler

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