Deiezioni canine, scatta l'obbligo di profilazione del DNA

Dal 1° gennaio 2022 i proprietari o i detentori di cani residenti in Alto Adige saranno obbligati a far eseguire la profilazione genetica dei loro amici a quattro zampe. I relativi costi saranno a loro carico. Tale obbligo era stato introdotto dalla legge provinciale  “Interventi per la protezione degli animali e prevenzione del randagismo” (nr. 9/2000). La registrazione del cane nell’anagrafe degli animali di affezione , secondo la normativa, deve riportare il numero del suo microchip e le informazioni sul suo profilo genetico. “Intendiamo così salvare i dati delle analisi del DNA nella banca dati centrale al fine di essere in grado, tramite appositi test del DNA, di individuare i responsabili di eventuali escrementi ed anche i proprietari di cani randagi”, così spiega le ragioni del provvedimento l’assessore provinciale Arnold Schuler.

Gli enti locali, gli enti pubblici e le forze dell’ordine potranno, così, presentare campioni biologici ai laboratori competenti per la profilazione genetica, e quindi chiedere al Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige la correlazione dei dati con quelli inseriti nella banca dati dell’anagrafe degli animali di affezione. La correlazione fra i dati è finalizzata all’esercizio di funzioni istituzionali e può essere richiesta esclusivamente dagli enti indicati. “Negli ultimi anni vi è stato un incremento delle registrazioni nell’anagrafe degli animali di affezione, tanto che se nel 2016 erano 38.114, al 31 marzo 2021 raggiungevano già 42.821 cani”, ricorda l’assessore Schuler.

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