Corruzione, Alto Adige penultimo in Italia per segnalazioni. Corso per gli operatori pubblici

Una regione sana: Alto Adige e Trentino hanno ottimi anticorpi contro la corruzione. Lo dimostrano i dati dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac), ma ancor più le iniziative di formazione che – come quella in programma il prossimo 18 ottobre organizzata dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bolzano – continuano ad aumentare le conoscenze della Pubblica amministrazione per contrastare questo fenomeno.

«Ai dirigenti pubblici e agli amministratori – spiega Ermelindo Lungaro, esperto di anticorruzione e relatore del corso – servono soprattutto un cambio di rotta e uno sforzo per andare oltre l’approccio formalistico, attraverso l’attuazione di tutta una serie di azioni concrete. Fra queste, un maggior coinvolgimento nel processo di costruzione e manutenzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione degli Organi di Indirizzo Politico, un maggior coinvolgimento di tutti gli stakeholders, una maggiore attenzione alle fasi di analisi del contesto interno ed esterno, di misurazione del rischio e di identificazione delle misure ulteriori di prevenzione della corruzione. Queste misure per essere attuabili devono essere compatibili con la situazione organizzativa dell’Ente, e integrate al sistema di controllo interno e al Piano delle Performance. La vera sfida è trasformare un mero adempimento di legge in un’opportunità unica per ricondurre le procedure amministrative a processi efficienti che portano risultati concreti nei servizi al cittadino».

I dati 2015 e 2014: in Alto Adige e Trentino fenomeno marginale

Nel complesso, nel corso del 2015 l’Anac ha avviato 929 procedimenti sulla base di segnalazioni riguardanti corruzione e mancata trasparenza. Le regioni sulle quali si è concentrato il maggior numero di segnalazioni sono nell’ordine: Campania (19,5%), Lazio (12,9%), Sicilia (10,8%) e Puglia (7,9%). Il Trentino Alto Adige è la penultima regione in Italia per numero di segnalazioni, prima della Basilicata. Nel 2014, invece attraverso la piattaforma “Campagna trasparenza” erano pervenute 757 segnalazioni, la maggior parte in Campania (15,8%), nel Lazio (13,9%), in Sicilia (13,1%), in Puglia (10%) e Lombardia (8,9%). Nei dati relativi al Lazio sono considerate anche le segnalazioni riguardanti gli enti e le amministrazioni di rilievo nazionale, pari all’8,3% del totale. Il Trentino Alto Adige è ultima regione per percentuale di segnalazioni: lo 0,3% del totale italiano.

L’incontro di prevenzione: un vademecum

«La prevenzione della corruzione: vademecum per responsabili e consulenti» è il titolo dell’incontro in programma martedì 18 ottobre (dalle 10 alle 18) organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bolzano e promosso attraverso Koinè, la società Cooperativa che si occupa dell’aggiornamento dei professionisti delle aree economico–giuridiche. Il corso affronterà tutti i principali temi legati alla normativa anticorruzione, come ad esempio:

  • la costruzione di piani anticorruzione, l’individuazione delle aree sensibili e l’analisi del rischio, nonchè l’individuazione delle misure ulteriori di prevenzione;
  • la costruzione di un efficace sistema di controllo interno per la verifica dell’adeguatezza ed effettività dei piani anticorruzione;

fornendo così una solida formazione di base sull’argomento, oltre a strumenti e best practices che aiuteranno gli operatori pubblici ad applicare, all’interno della PA di appartenenza,  quanto appreso nel corso.

I relatori sono il dottor Ermelindo Lungaro e il suo staff legale di esperti in anticorruzione e whistleblowing. Per iscrizioni, contattare il sito: http://www.koine-bz.org.

anac-segnalazioni-regioni-2015

Ti potrebbe interessare