Contributi al fondo salva-banche: il no dei commercialisti

Non c’è stata solo la relazione del presidente Arno Kompatscher all’assemblea dell’Ordine dei Commercialisti di giovedì sera al Tis.  C’è stata, forte, la protesta per quello che assomiglia a un vero e proprio scippo. Il presidente dell’Ordine Richard Burchia ha infatti lanciato l’allarme per l’esproprio che rischia di subire la Cassa previdenziale dei dottori commercialisti in favore delle banche in difficoltà.

«Per sostenere il fondo salva-banche Atlante – ha spiegato preoccupato il presidente Burchia – si sta studiando un prelievo di 1 miliardo di euro circa da suddividere sulle 20 casse previdenziali professionali, quindi circa 50 milioni a testa. Queste casse previdenziali hanno messo da parte, tutte insieme, con il contributo degli iscritti – soldi nostri – oltre 75 miliardi di euro: un patrimonio ingente frutto dei contributi dei professionisti italiani. Ora qualcuno vorrebbe utilizzare parte di questi soldi per finanziare il fondo Atlante per salvare parte delle sofferenze bancarie. Soldi che quindi sono destinati a scomparire. Il nostro No a questo esproprio, è forte e deciso».

 

 

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