Contributi per consulenza e formazione, dal 1°luglio si riparte. Lanz: «Segnale importante»

Il 1° luglio è destinato a rappresentare una data decisamente significativa in ambito di contributi alle imprese: la provincia ha infatti deciso di tornare a sostenere le aziende nel campo dell’aggiornamento professionale, delle consulenze e delle analisi. “L’apertura a questa tipologia di sostegni costituisce un segnale importante e di valore per le ditte artigiane dell’Alto Adige – ha spiegato il presidente di lvh.apa Gert Lanz.

 I contributi in conto capitale per gli investimenti in ben immateriali torneranno ad essere possibili: una notizia indubbiamente positiva per le aziende altoatesine. I vertici di lvh.apa Confartigianato Imprese si sono adoperati in particolare per il mantenimento della somma minima di 2.000 Euro da dedicare alle domande per la partecipazione a manifestazioni riservate alla formazione continua: “Ci siamo schierati esplicitamente contro l’aumento della somma minima, in quanto le iniziative di formazione delle piccole realtà locali devono continuare ad essere sostenute – ha affermato con soddisfazione e orgoglio il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. Per un’impresa di piccole dimensioni il contributo minimo di 2.000 Euro per domanda costituisce già un onere decisamente elevato. In questo modo invece, numerosi titolari d’impresa ed anche i loro collaboratori potranno continuare a specializzarsi e ad implementare la propria professionalità.”

Insieme alle consulenze generali, in futuro le ditte riceveranno anche dei contributi per l’utilizzo di servizi di consulenza, utili per l’introduzione di nuove tipologie di commercializzazione: “L’era digitale ed i cambiamenti nella produzione e nell’amministrazione ad essa correlati obbligano le imprese ad affrontare nuove e significative sfide – ha aggiunto Lanz -. Solo attraverso un supporto professionale le aziende potranno venire adeguatamente accompagnate in questo processo di cambiamento, potranno continuare a svilupparsi e potranno attrezzarsi per fare il proprio ingresso in nuovi mercati. Proprio per queste ragioni abbiamo proposto tale integrazione.”

Complessivamente il limite annuale massimo di sostegno per le PMI è stato fissato a 100.000 Euro: “I vertici di lvh.apa si sono impegnati al massimo per l’approvazione di tutti questi punti, in quanto continuiamo a ritenere che i contributi in conto capitale siano imprescindibili per le PMI – ha ribadito il presidente. L’auspicio dell’associazione è dunque quello di poter nuovamente contare su tale tipologia di sostegno per gli investimenti materiali di piccole dimensioni: “Secondo uno studio dell’ASTAT, il 99,3% delle ditte altoatesine sono PMI, con una quota media di impiegati di 3,4 persone per azienda – ha concluso Lanz -. Tali realtà necessitano di particolari tipologie di supporto e non possono venire paragonate con le imprese di grandi dimensioni.”

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