Ricerca e innovazione: via al bando per le "reti", 4,2 milioni di euro il budget

Sostenere la creazione e la crescita dei poli di innovazione, i cosiddetti cluster, che vengono realizzati in Alto Adige. Questo l’obiettivo del bando lanciato dall’Ufficio provinciale innovazione, ricerca e sviluppo, un bando che offre sostegno a gruppi formati da almeno cinque aziende indipendenti le quali si impegnano a cooperare tra di loro per sfruttare le sinergie che possono consentire di sviluppare prodotti e servizi. La dotazione finanziaria del bando ammonta a 4,2 milioni di euro per il quinquennio 2016-2020, i contributi possono raggiungere il 50% dei costi ammissibili e le aree tematiche di riferimento devono essere le seguenti: energia e ambiente, tecnologie agroalimentari, tecnologie alpine, trattamenti di cura naturali e tecnologie mediche, tecnologie della comunicazione e dell’informazione, industria creativa.

“L’obiettivo di questa iniziativa – commenta il presidente, nonchè assessore all’economia, Arno Kompatscher – è quello di contribuire a diffondere la ricerca e l’innovazione sul territorio, migliorandone la competitività, non solo grazie alla cooperazione e allo scambio di know-how tra le imprese, ma anche attraverso lo sfruttamento comune delle infrastrutture. Uno dei vantaggi è che le aziende che partecipano ad un cluster dell’innovazione possono suddividere costi e rischi delle varie iniziative, avendo così la possibilità di intraprendere progetti innovativi di maggiore importanza”. Tra le spese ammesse risultano quelle relative agli investimenti in impianti e macchinari, all’ammortamento di terreni e fabbricati, le spese per il personale, l’affitto di locali, le attività di marketing e l’organizzazione di programmi di formazione. Il termine per presentare le domande di partecipazione scade il 29 giugno 2017, tutte le informazioni si possono trovare alla pagina web dedicata al bando per i poli di innovazione.

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