Camera di Commercio, taglio su affitti e personale per evitare il rosso di bilancio

Galeotti furono gli introiti dei diritti camerali. Tagliati pesantemente dal Governo, a ricaduta intaccano la cassa della Camera di Commercio di Bolzano, che non si differenzia da tutte quelle italiane. Per chiudere e approvare in parità il bilancio previsionale per il 2016, l’ente ha dovuto ricorrere a sforbiciate andando ad intaccare anche il “tesoretto”, ovvero l’avanzo messo da parte nel corso degli anni. Il conto presentato al consiglio camerale parlava così: 18,5 milioni di ricavi, 19,7 in uscita. Da coprire un disavanzo di quasi 1,2 milioni di euro.

Tagli agli affitti delle sedi periferiche

Per rientrare e arrivare a parità sono state previste alcune soluzioni: via agli affitti, quelli di alcuni uffici periferici, che andranno ad occupare spazi messi a disposizione gratuitamente dalla pubblica amministrazione. Mentre alcuni spazi della sede di via Alto Adige 60 verranno a loro volta affittati, diventando così fonti di ricavo. E infine, nota dolente, previsto anche il non rinnovo di alcuni contratti a tempo determinato. Ci sono poi i soldi messi da parte negli anni scorsi, una fetta che però si assottiglia: attualmente in giacenza ci sono circa 10 milioni di euro, visto che una somma uguale è confluita nel fondo di rotazione e una, ancor più grande, circa 12 milioni, è stata destinata alle cooperative di garanzia.

Sul fronte dei ricavi 6,5 milioni di euro, la cifra maggiore, viene dai diritti annuali. Determinante anche l’apporto pubblico: 4,7 milioni il contributo regionale, 0,5 quello provinciale. Per le uscite pesa soprattutto la voce del personale, che sfiora gli 8 milioni di euro.

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