A Bolzano 91 ragazzi per il parlamento studentesco europeo

Entrano nel vivo i lavori della seconda edizione del parlamento studentesco europeo, cominciati questa mattina a Bolzano e che proseguiranno fino a mercoledì 27 gennaio. Sono 91 i ragazzi tra i 16 e i 19 anni arrivati in città da tutto l’Alto Adige ma anche dalle regioni italiane dell’arco alpino, e all’auditorium dell’Eurac che si è trasformato in una “piccola Montecitorio” per discutere di “The future of human being”, il futuro dell’essere umano, con un focus sul ruolo della scienza nelle decisioni politiche e nella vita quotidiana.

Destinazione Manchester

Cinque tra i ragazzi partecipanti verranno selezionati per formare la delegazione italiana alla seduta congiunta dei parlamenti studenteschi che si terrà a Manchester. A luglio 2016, infatti, la città britannica ospiterà le delegazioni dei 14 paesi coinvolti, e potranno discutere i loro lavori con coetanei da tutta Europa.

Le proposte elaborate dagli studenti saranno rivolte ai rappresentanti della giunta provinciale mercoledì 27 gennaio. I “giovani parlamentari” hanno assistito alla lezione di apertura dei lavori tenuta dal neurologo Peter Pramstaller, direttore del Centro di biomedicina dell’Eurac.

Suddivisi in cinque commissioni parlamentari, i ragazzi dovranno lavorare su alcuni temi specifici legati al futuro dell’uomo: neurologia, nutrizione, staminali, microscopia e nanotecnologie. Su ognuno di questi temi i ragazzi devono preparare delle risoluzioni, contando sull’aiuto dei propri tutor e dei ricercatori dell’Eurac, del Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg e dell’Università di Modena e Reggio Emilia per potersi preparare e argomentare le proprie proposte. Le risoluzioni saranno prima presentate al parlamento riunito in seduta comune e poi ai rappresentanti politici locali.

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