Alto Adige, 6 milioni di euro per Pmi che investono

Nel vertice a Palazzo Widmann con i rappresentanti delle categorie economiche il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha definito oggi il terzo e ultimo pilastro degli incentivi al settore, che prevede sovvenzioni del 20%, tramite bando, per imprese piccole e piccolissime che intendono investire in beni mobili, come macchinari o parco macchine, ma anche in hardware, software e tecnologie digitali. Nel 2017 la Giunta mette a disposizione 6 milioni di euro.

L’incontro è servito a definire il sistema dei punteggi da attribuire alle domande e i criteri per stilare la graduatoria. L’accesso agli incentivi pubblici sarà agevolato da diversi aspetti: la qualificazione (diploma di maestro artigiano, certificazioni, apprendisti), l’area strutturalmente debole, la crescita, l’imprenditoria femminile, l’utilizzo delle scorte. Per gestire i nuovi contributi in modo semplice e senza eccessiva burocrazia, si vuole rinunciare alla commissione di valutazione e delimitare chiaramente il volume degli investimenti con una forbice che va dai 20mila ai 500mila euro. Ne consegue un contributo massimo di 100mila euro. Questo schema va particolarmente incontro alle piccole imprese, che per loro natura effettuano investimenti di dimensioni più contenute. Rispetto alla prima bozza dei criteri, discussa lo scorso dicembre, sono state considerate alcune osservazioni del mondo economico: saranno stilati due bandi distinti e quindi due graduatorie, in base alla consistenza del personale dell’impresa. Un bando sarà rivolto alle imprese che hanno fino a 9 dipendenti, un altro alle imprese con almeno 10 e fino a 49 dipendenti.

I 6 milioni di finanziamento a disposizione saranno equamente divisi fra i due bandi. “E se una graduatoria non dovesse esaurire l’intero importo dei contributo, la rimanenza potrà essere spostata sull’altra graduatoria. Vogliamo che tutte le risorse programmate vengano utilizzate dall’economia”, spiega Kompatscher. È stata inoltre accolta la richiesta di dare la precedenza, a parità di punteggio tra imprese candidate, a quella che effettua l’investimento maggiore. Il presidente di SWR (l’unione degli operatori economici) Leo Tiefenthaler si è detto soddisfatto dell’esito e dei tempi rapidi di definizione della materia. “Questo sistema è un ulteriore stimolo per l’economia. Con il 20% di contributo pubblico viene liberato un ulteriore 80% di investimento privato.”

Il presidente Kompatscher sottolinea che con questo terzo canale di incentivazione, che deve ora essere approvato dalla Giunta, “si completa il nuovo sistema della promozione dell’economia. Il primo bando sarà il prossimo aprile.” La graduatoria sarà stilata entro settembre e i decreti di concessione dei contributi firmati entro novembre. “Il bando 2018, invece, partirà già in gennaio, dando modo alle aziende di poter pianificare ancora meglio”, spiega Kompatscher. Concluso il primo bando, ricorda il Presidente, ci sarà un’analisi del risultato per verificare la necessità o meno di intervenire con aggiustamenti o integrazioni.

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