Referendum trivelle, cambio data per voto dall'estero: entro il 16 marzo

Referendum trivelle, cambio di data per il voto dall’estero. Non più il 17 marzo 2016 ma un giorno prima, entro il 16 marzo, come comunicato dal Comune di Bolzano. Ecco come votare dall’estero.

Il referendum contro le trivellazioni in mare si terrà il 17 aprile e, come insegna la storia repubblicana, è già oggetto di forti polemiche. Ma non sul merito: a indignare parte della politica (in maniera abbastanza trasversale) e le associazioni ambientaliste è proprio la scelta della data. Il Governo infatti ha deciso di evitare l’election day: avrebbe potuto accorpare il referendum alle elezioni amministrative del 6 giugno. Un segnale chiaro e costoso. Nel balletto delle cifre, infatti, una cosa è certa: l’accorpamento avrebbe fatto risparmiare almeno 300 milioni di euro, il costo della macchina organizzativa che mette in moto prefetture, seggi, personale e così via. Ma oltre al costo dell’elezione duplicata, c’è il segnale politico che viene così letto dalle associazioni promotrici e sostenitrici del referendum: non si ritiene fondamentale che i cittadini possano andare a decidere il destino dell’ambiente che li circonda e in cui vivono.

Ma su cosa saranno chiamati a pronunciarsi i cittadini? Sulla durata delle trivellazioni per le concessioni già in uso. Il Governo ha stabilito nell’ultima legge di stabilità un limite: nessuna trivellazione entro le 12 miglia marine. C’è anche un impegno a non concedere più concessioni per “tastare” il mare. Resta da stabilire come procedere con quelle già concesse: ci si potrà esprimere per evitare che i permessi già accordati entro le 12 miglia possano proseguire anche oltre la scadenza, per tutta la “durata della vita utile del giacimento”.

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