Viaggi, startup e lavori 2.0: così Yob prepara il domani

Dai giovani e il mondo del lavoro ai nuovi nativi digitali, passando attraverso il concetto di viaggio e arrivando ad un ambizioso progetto presso gli Ex Telefoni di Stato di Corso Italia. Potrebbero sembrare tutti argomenti slegati tra di loro sono invece elementi di un unico discorso chiamato Yob, la piattaforma online nata tre anni fa a Bolzano da un’idea di Nicholas Santini, Project Manager dell’iniziativa.

«Siamo nati con l’intento di semplificare i servizi provinciali sul mondo del lavoro per i giovani e di accompagnarli in queste realtà attraverso la promozione dei servizi presenti nel nostro territorio» spiega Nicholas. E prosegue: «Abbiamo creato un team per sviluppare un portale per la raccolta e l’ordine delle informazioni e soprattutto per comunicarle in maniera più semplice ed efficace». Il gruppo (che cambia ogni anno) è supportato dall’Associazione Ascolto Giovani che fornisce spazi e strutture e dall’Ufficio Politiche Giovanili, e si è fatto conoscere per l’ambizione nel realizzare progetti innovativi, dei quali proprio Nicholas ci ha raccontato qualcosa di più.

Yob, un occhio al futuro

Punto fisso del progetto Yob, è il focus sulle realtà lavorative non tradizionali ovvero quelle che ora sono in fase di sviluppo, ma che molto probabilmente saranno centrali nella società del futuro. I ragazzi cercano di raccontare storie di persone che già si sono avvicinate a queste realtà attraverso il loro blog: «Non è facile riuscire ad attrarre i giovani al mondo del lavoro e nemmeno riuscire a motivarli per cercare una qualunque soddisfazione personale. Noi cerchiamo di fare questo da tre anni a questa parte. Ci appoggiamo soprattutto al mondo del digitale e questo piace anche ai giovani che ci vedono come esempio e si incuriosiscono a questa realtà. Il mondo social e digital offre molte possibilità che vanno oltre il personal branding. Le possibilità di lavoro esistono, bisogna saperle sfruttare. Le realtà lavorative non tradizionali non sono ancora ben classificate ma stanno emergendo in questi ultimi anni grazie a smartphone e computer. Vogliamo capirne i pro e i contro per capire in futuro come mantenerli e creare strutture ad hoc per supportarne i lavori e favorirne la longevità».

team yob

Il viaggio 2.0 a bordo di un camper

Prendendo spunto da questi “lavori 2.0” il team di Yob ha creato sul proprio sito una sezione “Viaggio” che sarà uno dei punti di forza per l’anno corrente e sarà uno spazio pensato per far conoscere realtà che di solito non vengono facilmente a galla e che verranno diffuse attraverso video racconti. «L’idea è nata dalle ultime tendenze che si vedono sui social di questi tempi, come ad esempio i travel blogger. Abbiamo chiesto alla Provincia, tramite domande di finanziamento, di poter fare quattro viaggi, di cui uno all’estero per raccontare storie di persone che svolgono lavori cosiddetti “del futuro”. Per questo abbiamo studiato dei macroambiti come il gaming, le startup, e i vari tipi di blogger su cui sono già usciti degli articoli sul sito e che fanno da cornice al lavoro di video editing vero e proprio. La nostra intenzione è quella di tracciare le caratteristiche dei profili di questi lavoratori, capire le abilità che servono per svolgere queste attività, e i loro rapporti con il viaggio stesso. Il tutto verrà documentato tramite video e ci muoveremo grazie ad un camper che per noi rappresenta una sorta di ufficio del futuro, dove poter aver tutti i comfort di cui si ha bisogno. E’ sicuramente uno dei nostri simboli più rappresentativi».

camper yob

La rinascita degli Ex Telefoni di Stato

Il progetto che ruota attorno alla riapertura della struttura in Corso Italia che una volta ospitava i Telefoni di Stato è sicuramente quello a cui Nicholas e il suo team tengono di più. «La struttura degli Ex Telefoni di Stato è abbandonata da circa venti anni e copre una superficie di 3000 metri quadri. Due anni fa si è deciso di adibirla come struttura di Coliving, ovvero un’unione di Coworking e Cohousing grazie anche alla promozione della Provincia e dell’Assessorato alla Cultura. Si è capita la necessità di creare spazi in cui i giovani potessero dare vita alle proprie idee e alla propria creatività per creare un benessere sia per la comunità che per il quartiere».

Come spiega Nicholas, il collegamento con Yob nasce dalla consulta giovani della quale è membro: «L’Ufficio giovani della provincia ha chiesto alla consulta di lavorare ad un’analisi del coworking e cohousing al di fuori di Bolzano e la consulta ha chiesto a noi di fornirle dei contenuti multimediali per questa analisi. Siamo stati a Milano, Berlino e soprattutto in Puglia dove sono stati fatti passi avanti per quanto riguarda questo fenomeno di rigenerazione urbana. A San Vito dei Normanni hanno riaperto l’Ex Fadda che è diventato uno spazio pubblico di aggregazione, creatività e innovazione, cosi come il nuovo Base a Milano». La Giunta Provinciale ha approvato il risanamento dei lavori e il 28 maggio scorso è stato presentato Infopoint Drin che nascerà verso fine settembre e che diventerà un vero e proprio incubatore di idee.

Alexander Ginestous

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