Viabilità, anche la Cna chiede «risposte veloci»

Il problema? Sono i 12 anni. Quelli previsti per completare le opere di viabilità (oltre un miliardo di investimento) a Bolzano. Così anche la Cna si accoda ai distinguo degli imprenditori, chiedendo interventi immediati. «Speriamo che il tempo trascorra in fretta. Verrebbe da dire così, analizzando il piano strategico della viabilità del capoluogo denominato Agenda Bolzano: sono previsti 6 anni per i primi interventi per un miglioramento iniziale ma significativo, 12 anni per una completa sistemazione della viabilità del capoluogo». È il commento di Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV Alto Adige, al protocollo d’intesa tra Provincia, Comune di Bolzano e Autobrennero, presentato oggi (18 settembre 2018) per illustrare e definire i costi e i tempi di realizzazione delle medie e grandi infrastrutture che miglioreranno la viabilità del capoluogo.

Il piano, denominato Agenda Bolzano, prevede investimenti per oltre un miliardo di euro. Le prime opere, con orizzonte temporale 3 anni, saranno gli interventi su via Einstein e la fermata del treno a San Giacomo. Previsti 12 anni per lo spostamento del tracciato dell’Autobrennero, la riconversione in tangenziale del tracciato attuale, la realizzazione della terza corsia dinamica tra Bolzano Nord e Egna, l’adeguamento del ponte sull’Adige a Vadena. Sono stimati 6 anni, invece, per il sovrappasso autostradale al casello di Bolzano Sud, il raddoppio del sovrappasso autostradale di via Einstein, il risanamento dei sovrappassi di collegamento con la Mebo e via Einstein. Per altre opere minori, come il sottopasso presso la rotatoria di via Galvani, il sovrappasso di via Buozzi e il nuovo ponte sull’Isarco, si stimano tre anni di tempo. Si parla di 10 anni per il tunnel sotto Monte Tondo, di 6 anni per il nuovo collegamento via Siemens-via Grandi-Virgolo, la nuova viabilità su via Innsbruck tra la galleria del Virgolo e il bivio Merano-A22. E ancora: 7 anni per un trasporto pubblico in sede protetta da via Buozzi a via Roma, passando per via Pacinotti, via Galilei, via Avogadro e via Grandi, per l’interconnessione con il tram. Previsto in 8 anni il potenziamento dei collegamenti urbani ferroviari tra Casanova e Terlano, con un nodo di interscambio a Ponte Adige per tram, autobus e ciclabili, oltre a una galleria ferroviaria a tre binari del Virgolo per l’ingresso indipendente della linea Bolzano-Merano in stazione.

«Certo è – prosegue Corrarati – che in 12 anni cambieranno tante cose, a partire dalla possibilità che il diesel ritorni un combustibile green, l’elettrico si scopra come soluzione non definitiva e il traffico in ogni caso non cambi nella quantità di veicoli, indifferentemente dalla tipologia di alimentazione. Nell’Agenda Bolzano manca completamente un piano provvisorio, da attuare nel breve periodo. Il piano definitivo è bello, condivisibile, elettoralmente parlando perfetto, ma manca delle soluzioni ai problemi di giornata. A questi problemi sembra ci pensi solo la pazienza dei cittadini e delle aziende, con costi in termini di salute e di competitività economica, due fattori che non riescono più a reggere i problemi di giornata».

La richiesta di Corrarati: «Si aggiorni subito l’Agenda Bolzano con alcune soluzioni che non devono essere viste come definitive, ma solo come complementari al raggiungimento degli obiettivi finali: digitalizzazione del sistema semaforico; aperture ai mezzi di lavoro, in condizioni straordinarie di traffico, di quei percorsi attualmente vietati;  bonus fiscale per i prossimi 5 anni a chi utilizza mezzi pubblici; estensione della zona Ztl in tratti di città complementari allo spostamento di merci e dei veicoli delle attività produttive».

«In definitiva – conclude il presidente della CNA-SHV – se oggi, con Agenda Bolzano, la Provincia, il Comune e Autobrennero ci presentano il domani, che però si avvererà solo tra 12 anni, è lecito chiedersi quando si risolveranno i problemi giornalieri. Si inserisca nell’Agenda Bolzano quanto necessario per rispondere a queste esigenze immediate».

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