Travolto da una valanga, salvato dopo 50 minuti. Rischio elevato sulle Alpi

Rimane marcato il rischio di valanghe in Alto Adige. Proprio ieri, 7 marzo, una persona è stata salvata, a Solda, dopo essere stato seppellito 50 minuti sotto una valanga che ha solo sfiorato i suoi due compagni di escursione. Il pericolo nella giornata appena trascorsa era comunque elevato. Un leggero miglioramento, ma comunque una situazione di allerta alta, è prevista per oggi.

La situazione è delicata anche se l’attività valanghiva spontanea è sporadica. Sui pendii sottovento vicino alle creste, a bruschi cambi di pendenza come anche nei pendii con neve ventata, il distacco di una valanga è possibile già con debole sovraccarico. Le possibilità di escursioni sono limitate e bisogna valutare sapientemente pendenze e morfologia del terreno. Attenzione che il tempo instabile può limitare la visibilità. Nelle zone con maggior neve al suolo, dai prati ripidi possono distaccarsi delle valanghe di scivolamento.

La neve caduta copiosa nel fine settimana scorso, per le basse temperature si sta assestando e consolidando solo lentamente. Questa neve poggia su strati sfavorevoli, sia nel bosco che oltre il limite della vegetazione. Specie nelle Dolomiti il punto più debole della stratificazione è ancora la base del manto, come dimostrato dai distacchi artificiali effettuati. La neve generalmente polverosa e soffice, in vicinanza di creste, dorsali e cambi di pendenza è spesso coesa per l’azione del vento e si stacca facilmente come lastrone soffice. Non sono assolutamente da sottovalutare i segnali di pericolo del manto e la possibilità di provocare distacchi a distanza.

valanghe8marzo

 

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