«Storie da vivere», tre anni di storytelling sull'Alto Adige

Un primo posto al Premio tedesco per il Content Marketing (“Deutscher Content Marketing Preis”), argomento ricorrente in diversi corsi accademici, la presentazione a numerosi forum di esperti e workshop professionali: esattamente tre anni fa SMG (Alto Adige Marketing) ha avviato il progetto di storytelling “Storie da vivere” che è diventato un progetto modello per il settore del Content Marketing in Italia e in tutta l’area linguistica tedesca. Le storie sull’Alto Adige e sulla sua gente, oggi raccontate online in due lingue da IDM Alto Adige, non solo hanno un grande successo tra gli esperti del settore ma piacciono molto anche agli utenti: una delle storie più recenti è stata condivisa in rete ben 27.500 volte, una cifra impressionante e un nuovo record per “Storie da vivere”.

«La gente ama le storie: storie autentiche di persone vere connesse a un prodotto o a una destinazione. Questo è ciò che raccontiamo in “Storie da vivere”. Il progetto è un elemento centrale della nostra strategia di Content Marketing, una tecnica che si rivolge a gruppi target con contenuti interessanti, con l’obiettivo di conquistarli come ospiti e, contemporaneamente, rafforzare il marchio Alto Adige» commenta Marco Pappalardo, direttore del reparto Communication di IDM, l’azienda speciale per l’economia della Provincia e della Camera di commercio. In questi primi tre anni sono state scritte molte pagine di storie: ai racconti iniziali, come quello del coltivatore di piante antiche e introvabili, se ne sono aggiunti diversi, come quello sul panettiere che prepara lo Schüttelbrot a mano o quello sull’allevatore che chiama per nome le sue mucche. Si tratta di storie che raccontano lo stile di vita sostenibile e moderno dell’Alto Adige ai turisti interessati al nostro territorio come destinazione per le proprie vacanze.

«Uno degli scopi del progetto di storytelling è infatti quello di avvicinare e fidelizzare alla destinazione i turisti dei mercati principali Italia, Germania, Austria e Svizzera, che già conoscono il nostro territorio. Immedesimandosi nelle storie, i potenziali ospiti si appassionano ancora di più all’Alto Adige» spiega Arno Kompatscher, presidente della Provincia e assessore al turismo. «Lo storytelling ha molto potenziale: con le nostre storie possiamo raggiungere un pubblico vasto e promuovere il marchio Alto Adige in modo mirato e informale» commenta Marco Pappalardo. Questa strategia ha ottenuto anche altri risultati: “Storie da vivere” è affrontato in corsi accademici, per esempio all’università di scienze applicate (FH) Joanneum di Graz, ed è arrivato al primo posto nella categoria “Content strategy” del Premio tedesco per il Content Marketing (“Deutscher Content Marketing Preis”). Inoltre l’iniziativa viene menzionata sempre più come progetto modello nelle cerchie di esperti. «Questi successi confermano che la strada intrapresa è quella giusta» afferma Pappalardo.

Il progetto è curato da una redazione interna a IDM che scova su tutto il territorio altoatesino delle storie interessanti e le racconta, pubblicandole poi in italiano e tedesco, alcune anche in inglese, sulla piattaforma online che è costantemente aggiornata e che da poco ha rinnovato la sua veste grafica: ogni due settimane compare un nuovo racconto accompagnato da fotografie e video. Le storie sono proposte anche sui canali social di “Storie da vivere” e seguono quattro filoni: balance, green, food e made in Alto Adige. «Con questi leitmotiv possiamo garantire un’offerta turistica differenziata e valida 365 giorni all’anno. Inoltre, coordinando le storie con la nostra strategia promozionale, permettiamo ai nostri ospiti di vivere delle esperienze autentiche, significative e attuali» spiega Valentina Casale, responsabile del progetto “Storie da vivere”.

Dal 2015 la piattaforma di “Storie da vivere” è collegata al sito “Esperienze da vivere”, che propone un’esperienza per ciascuna storia; così gli utenti possono vivere in prima persona un pezzettino del proprio racconto preferito. Le storie, una delle quali ha raggiunto le 27.500 condivisioni, sono state rese ancora più popolari da queste possibilità e dalle testimonianze di altri: più di 640.000 persone ne hanno letto, guardato o ascoltato almeno una sulla piattaforma http://www.suedtirol.info/storiedavivere/ e sui social media (#storiedavivere).

Ti potrebbe interessare