Tommasini: «Materne tedesche, niente blocchi: la scuola trilingue c'è già»

Sta facendo discutere (tanto da essere l’articolo più letto del giorno) l’operazione lanciata dalla Giunta provinciale per indirizzare le scelte delle famiglie ed evitare concentrazioni nelle scuole d’infanzia tedesche a Bolzano, Merano e Laives. Interviene, a difesa della via intrapresa dalla ripartizione italiana e con alcune importanti precisazioni il vicepresidente della Giunta Christian Tommasini. Su Facebook l’assessore ha pubblicato un post intitolato «Sì alla scuola trilingue, sì alla libertà di scelta, no ai blocchi e alle strumentalizzazioni». «Piaccia o meno – scrive Tommasini – la scuola trilingue c’è già e nei prossimi anni continueremo a potenziarla con un programma ben definito ( a partire dal trilinguismo con l’ inglese dalle scuole dell’infanzia e dall’estensione del modello liceo internazionale Pascoli). Chi vuole scegliere la scuola trilingue la trova già e la troverà. Chi vuole scegliere la scuola tedesca potrà farlo anche in futuro».

Qui arriva la precisazione di Tommasini.  «Alla fin fine ci sarà sempre la libertà di scelta che è un valore costituzionale. Libertà è anche poter scegliere fra diversi modelli ed offerte. Questa è anche una grande ricchezza. Tutto il resto è solo polemica estiva, generata da alcune provocazioni lanciate da settori della Svp comunale di Bolzano e Merano. La Giunta Provinciale infatti non ha mai discusso di togliere la libertà di scelta o la possibilità di iscrivere i bambini italiani o con background migratorio alla scuola tedesca. Questo sarà sempre possibile, con un percorso di informazione, inserimento e coinvolgimento delle famiglie per una scelta consapevole (che peraltro faremo anche nelle scuole italiane). Purtroppo molti stanno strumentalizzando questa discussione e la stanno utilizzando in termini etnici. E difatti se leggete diversi giornali vi accorgerete che, a seconda del gruppo linguistico, scrivono cose opposte. Ho già preso posizione in questo senso e ho già ribadito la nostra posizione in Giunta dove si è discusso ma non si sono votate delibere». Manca ancora più di un anno alle elezioni, previste per autunno 2018, ma evidentemente la campagna elettorale per il rinnovo a Palazzo Widmann è già iniziata.

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