Thun, ceramiche d'autore nel segno di Beckett

Ceramiche create da tre artisti di fama mondiale, prodotte ed esposte all’interno del contesto paesaggistico e culturale dell’Alto Adige immerso tra le cime rocciose delle Dolomiti. Ieri, 18 luglio, a Bolzano è stata inaugurata la terza mostra di «Thun Ceramic Residency», iniziativa promossa dalla Thun, celebre produttrice di ceramiche artistiche di Bolzano. La  «Residency» della Thun è un laboratorio di ceramica, costituito da due luoghi che, come nessun altro, rappresentano la storia dell’azienda: la sede del suo primo showroom ad Aslago in Via Castel Flavon e la vicina chiesetta di Santa Geltrude, che dal 1965 è di proprietà della famiglia Thun.

Ed è proprio in questi due luoghi dove l’azienda, ormai per la terza volta, ospita per due mesi d’estate artisti provenienti da tutto il mondo, ­mettendo loro a disposizione materiali, strumenti e know-how per poter produrre le loro creazioni in ceramica ispirate dall’ambiente unico dell’Alto Adige. Ora queste ceramiche prodotte con i forni della Thun sono visibili anche per il grande pubblico nella mostra che ­ durerà fino a venerdì 21 luglio (sempre dalle 15 alle 19), e poi su appuntamento (fino al 14 agosto).

Le opere esposte quest’anno alla «Thun Ceramic Residency» sono una selezione delle oltre 100 ceramiche prodotte negli ultimi due mesi dagli artisti Lindsay Lawson, 35 anni, statunitense con studio a Berlino, Jimena Mendoza, 38 anni, messicana con base a Praga, e Giles Round, 40 anni, londinese di nascita e per residenza. Le creazioni in ceramica di questi tre artisti di fama mondiale sono state ispirate non solo dai loro stili artistici individuali, ma anche dalle particolarità del territorio altoatesino, il quale hanno potuto conoscere, all’interno della «Thun Residency» a Bolzano e attraverso escursioni nelle Dolomiti.

L’edizione 2017 dell’iniziativa promossa dalla Thun ha preso spunto da Samuel Beckett e dalla sua fascinazione per il poeta altoatesino Walther von der Vogelweide, che compare in un passaggio nel racconto beckettiano «The Calmative». Ed è proprio questo passaggio, «Seeing a stone seat by the kerb I sat down and crossed my legs, like Walther», che funge anche da titolo per la terza esposizione di «Thun Ceramic Residency». La mostra è curata da Eva von Ingram Harpf.

 

 

 

 

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