Succo di mela, la Kohl innova il marketing agricolo

«L’innovazione è un tema centrale anche per quanto riguarda l’agricoltura». Con queste parole l’assessore provinciale Arnold Schuler, accompagnato per l’occasione da Matthias Gauly, docente presso la facoltà di scienze e tecnologie della Libera Università di Bolzano, ha aperto la visita presso la Kohl di Auna di Sotto, azienda che si è specializzata nella produzione di succo di mela. «Si tratta di un esempio dei risultati che si possono raggiungere puntando sull’innovazione – ha spiegato Schuler –. Thomas Kohl ha rivisitato un prodotto tipico come il succo di mela mettendo al centro i desideri del cliente finale». Un concetto ribadito anche da Gauly, il quale ha sottolineato che «anche l’agricoltura, compresa quella di montagna, deve investire nel marketing e deve essere in grado di sviluppare strategie sostenibili nel medio-lungo periodo».

«Investire in marketing, anche nell’agricoltura»

Ogni anno la Kohl di Auna di Sotto vende circa 400mila litri di succo di mela (80% sul mercato italiano, di cui il 12% in Alto Adige), piazzando i suoi prodotti sia nella distribuzione tradizionale che nei negozi di gastronomia di alto livello. La particolarità dell’azienda è quella di utilizzare le varietà più «antiche» e attualmente meno diffuse, che però hanno il vantaggio di contenere più vitamina C naturale. L’evoluzione della Kohl è caratterizzata da un graduale passaggio da un’azienda agricola tradizionale, con allevamento di animali e vitigni, ad un’impresa moderna capace di specializzarsi e di posizionarsi in maniera intelligente sul mercato.

I succhi Kohl a fianco della carta dei vini

«Cercavamo una nicchia – conferma Thomas Kohl – e l’abbiamo trovata. Noi non facciamo produzione bio, ma comunque abbiamo abbattuto l’uso di pesticidi e rinunciamo completamente agli erbicidi». Per quanto riguarda la commercializzazione, l’azienda di Auna di Sotto ha puntato anche ad un’ulteriore affinamento del succo di mela, creando nuovi mix con prodotti della natura come albicocche, carote, sambuco o menta, e riuscendo addirittura ad entrare nel mondo della ristorazione. Alcuni ristoranti, infatti, a fianco della carta dei vini, hanno iniziato a presentare anche una carta dei succhi di mela.

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