Successo per Unibz: la Facoltà di Economia tra le prime 200 al mondo

A dirlo è il Business and economics subject ranking di Times Higher Education: nel 2018 la Facoltà di Economia di Unibz si situa nel range 176 – 200. «Questo posizionamento è importante per i nostri studenti e laureati, che ora sono riconosciuti in tutto il mondo» afferma il preside Oswin Maurer.

Il ranking di THE racchiude le università leader a livello internazionale nei settori nel business e della gestione imprenditoriale, contabilità e finanza, economia ed econometria. La classifica di quest’ anno si è ampliata fino a ricomprendere 200 atenei, rispetto ai 100 dello scorso anno. Nella classifica generale, ai primi tre posti figurano Stanford, MIT e Oxford, mentre le università italiane presenti sono sei. Oltre alla Libera Università di Bolzano, al sesto posto (176-200), la prima è l’Università Bocconi di Milano (27° posto totale), seguita dal Politecnico di Milano (91°), dall’Università degli Studi di Bologna (96°), dall’Università di Bergamo e Scuola Sant’Anna di Pisa (126-150).

La metodologia

Per il ranking del 2018, la metodologia di valutazione è stata ricalibrata, utilizzando i tredici indicatori di performance usati dal World University Ranking THE, raggruppati nelle seguenti cinque categorie: Didattica, Ricerca, Citazioni, Internazionalità e Trasferimento Tecnologico. La Facoltà di Economia di unibz si contraddistingue nelle categorie “citazioni” e “internazionalizzazione”, dove è al primo posto tra le università italiane.

«La nostra strategia, come Facoltà, si basa su un’offerta didattica di eccellenza secondo gli standard internazionali in tutti i programmi di studio e sulla ricerca in settori chiave quali, tra gli altri, il management del turismo, l’imprenditorialità, le imprese familiari, la finanza e il diritto regionale – afferma Maurer -. I risultati stanno arrivando grazie all’impegno dei nostri professori, esperti molto motivati di fama internazionale che mantengono le promesse. Nella didattica, questa motivazione e le potenzialità derivanti sono espresse nella pratica quotidiana, in programmi di studio completamente trilingui».

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