Turismo invernale, nuovo record in Alto Adige: 3 mln di arrivi (e crescita del 6%)

Chiude in bellezza la stagione invernale 2017/2018: gli arrivi di turisti in Alto Adige hanno toccato quota 3 milioni, superando del 6% il valore della stagione precedente. Gli amanti della neve, italiani ma soprattutto tedeschi, hanno scelto le montagne altoatesine per le loro vacanze. I dati relativi all’andamento turistico di questa stagione invernale sono stati pubblicati dall’Istituto provinciale di statistica, ASTAT, che ha registrato, tra novembre 2017 e aprile 2018, 12 milioni e mezzo di presenze in Alto Adige.

Febbraio il mese preferito

Da novembre 2017 ad aprile 2018 gli arrivi si attestano a 3 milioni e superano il valore della stagione invernale precedente del 6%. Le presenze aumentano a 12,5 milioni, che corrisponde al +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2016/2017. Analizzando i valori su base mensile, cinque mesi registrano una crescita, sia negli arrivi sia nelle presenze. Solamente aprile registra un calo. Il maggior aumento percentuale è stato rilevato nel mese di marzo sia per gli arrivi (+30,9% pari a +142 mila) e sia per le presenze (+16,3% pari a +372 mila). Questo forte aumento è da ricondurre alle ferie di Pasqua, che nella stagione invernale 2016/2017 cadevano invece in aprile. Il mese con il maggior numero di presenze è febbraio con oltre 3,0 milioni.

Tre stelle per 4,3 milioni di turisti

Nella stagione invernale 2017/2018 la maggior parte delle presenze (80,8%) si registra negli esercizi alberghieri. Il numero più consistente, 4,3 milioni (34,6%), riguarda gli esercizi a 3 stelle. Per gli esercizi alberghieri, il buon risultato della precedente stagione invernale, cresce ulteriormente del 3,9%. La crescita delle presenze migliora soprattutto per gli esercizi a 4 stelle (+8,9%), con una quota complessiva del 23,9%. È da sottolineare il forte aumento negli alloggi privati, dove si collocano le camere e gli appartamenti ammobiliati: questi registrano il 10,7% in più negli arrivi e l’11,6% nelle presenze. La quota complessiva di presenze in questa categoria ammonta all’8,5%. Anche gli agriturismi rispetto alla precedente stagione invernale registrano un aumento del l’8,6% delle presenze. Permane il trend negativo degli esercizi a 1 stella, con un -2,0% negli arrivi e un -2,2% nelle presenze. Gli ospiti che rimangono più a lungo in Alto Adige soggiornano prevalentemente in residences e in alloggi privati (5,4 giorni). La durata di permanenza media per l’inverno rimane stabile a 4,3 giorni.

La Val Pusteria raggiunge 4,9 milioni di presenze

Nella stagione invernale 2017/2018 la domanda risulta elevata in tutte le comunità comprensoriali. Gli aumenti percentuali maggiori rispetto all’inverno 2016/2017 si registrano nel comprensorio di SaltoSciliar (+9,0%), della Val Pusteria (+8,3%) e della Alta Valle Isarco (+6,6%). Solo Oltradige-Bassa Atesina registra diminuzioni sia negli arrivi sia nelle presenze (-3,8% e -0,9%). Il comprensorio più forte è quello della Val Pusteria. Qui le presenze aumentano di 376 mila unità e raggiungono i 4,9 milioni. Il secondo comprensorio per rilevanza turistica è quello di Salto-Sciliar, che migliora ulteriormente il risultato relativo alle presenze, con un incremento di 225 mila unità. I comuni con più presenze nella stagione invernale 2017/2018  sono Selva di Val Gardena (778 mila), Castelrotto (715 mila), Badia (678 mila), Corvara i.B. (623 mila) e Valle Aurina (453 mila).

Sempre più tedeschi scelgono l’Alto Adige

Determinante l’aumento degli ospiti prevenienti dai mercati principali, cioè dalla Germania (nel complesso 5,2 milioni di presenze, +5,1%) e dall’Italia (nel complesso 4,2 milioni di presenze, +7,0%). A questi incrementi si aggiungono notevoli variazioni positive riguardanti le presenze di turisti provenienti dall’Austria (+38 mila, +12,6%), dai Paesi Bassi (+28 mila, +10,8%) e dalla Repubblica Ceca (+22 mila, +8,4%), dalla Slovenia (+20 mila, +20,1%), dalla Svizzera e dal Lichtenstein (+13 mila, +3,0%) e dalla Russia (+11 mila, +8,6%).

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