Sparkasse, dati trimestrali: utili a 10 milioni

Trimestrale Sparkasse: buoni i dati. Solidità patrimoniale: grazie alla realizzazione di attente politiche di contenimento dei rischi e di ottimizzazione degli assorbimenti patrimoniali l’indicatore patrimoniale primario (Cet 1 ratio) sale dal valore di fine 2017 pari all’11,44%, raggiungendo il 12,11%, che rappresenta il valore più alto dal 2005 ad oggi. L’indicatore totale (Total capital ratio) passa dal 13,13% al 13,59%. Per quanto riguarda i rischi creditizi: l’indicatore relativo ai crediti non performanti (NPL ratio netto) diminuisce dal 7,1% al 6,6%. Buone notizie anche per l’utile realizzato: al 31 marzo ammonta a livello individuale ad 8,68 milioni di euro ed a livello di gruppo a 10,07 milioni di euro. Nello stesso periodo dell’anno precedente il risultato individuale era stato di 7,48 milioni di euro ed a livello consolidato di 6,02 milioni di euro.

Il Presidente Gerhard Brandstätter ed il Vice Presidente Carlo Costa esprimono grande soddisfazione per i risultati raggiunti che rappresentano un segnale forte della capacità della banca di proseguire nel percorso di generale miglioramento già constatato nell’esercizio 2017. «Questa partenza conferma il buon andamento di una banca che continua con rigore e determinazione a realizzare gli obiettivi. Maggiore solidità, minori rischi ed una buona redditività sono i principali target ai quali la banca si è dedicata ed i risultati si vedono». L’Amministratore Delegato e Direttore Generale Nicola Calabrò ha dichiarato: «I numeri esprimono un ottimo stato di salute della nostra banca e danno ancora una volta prova di un dinamismo molto positivo. Dal punto di vista commerciale il 2018 è partito molto bene ed anche nelle settimane successive al 31 marzo i risultati sono in linea con i nostri obiettivi. In particolare, prosegue ulteriormente la crescita delle attività di consulenza, con la raccolta gestita che ad aprile supera quota 1,4 miliardi di euro, ed il supporto a famiglie ed imprese, con erogazioni di nuovi finanziamenti pari a 278 milioni di euro rispetto ai 232 milioni dei primi quatto mesi del 2017».

Johanna Roellecke

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