Bolzano, summit sulla sicurezza. «Profughi? Nessun problema»

La sicurezza a Bolzano, soprattutto in relazione alla presenza di migranti senza fissa dimora: questo il tema al centro dell’incontro di oggi (4 agosto) fra il questore Giuseppe Racca e gli assessori provinciali e comunali, Martha Stocker e Sandro Repetto. I tre hanno concordato sul fatto che la problematica riguardante la sicurezza non è in correlazione diretta con la presenza di persone richiedenti asilo assegnate all’Alto Adige da parte dello Stato, le quali vengono ospitate in strutture con regole chiare e sinora non hanno comportato problemi di sicurezza a livello provinciale. Il problema della sicurezza nel capoluogo è rappresentato, a loro avviso, da persone senza fissa dimora che provengono da altre regioni ed altri Paesi, giunte autonomamente a Bolzano, persone che non hanno un permesso di soggiorno, oppure persone espulse per motivi disciplinari dalle strutture di accoglienza.

Rischio di un effetto-attrazione per i senza dimora

La permanenza di queste persone a Bolzano è legata al fatto che Bolzano è una città «ricca» e in essa operano vari servizi per le persone senza fissa dimora. In  considerazione di ciò i servizi e le offerte rivolte a queste persone devono essere sempre valutati con molta attenzione, dato che vi è sempre il rischio di provocare un effetto di attrazione verso il capoluogo. Il questore Racca ha espresso l’auspicio che la popolazione informi costantemente la Polizia di eventuali situazioni di disturbo, affinché non prevalga una generica «sensazione di insicurezza». Solo in questo modo le autorità di pubblica sicurezza possono essere in grado di intervenire. Il questore ha inoltre fornito un quadro complessivo riguardo al rafforzamento della presenza della Polizia nell’ambito del capoluogo.

FG

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