Sanità e Senato, si allarga lo scontro Alto Adige-Roma

Numero senatori e sanità: doppio fronte di scontro fra l’Alto Adige e il Governo. Una situazione che si riflette sempre più sulla politica del territorio, con le consultazioni per la nuova Giunta fra SVP e Lega più che congelate. Arno Kompatscher, presidente della Provincia, è ritornato (dopo la rabbia iniziale che vi avevamo raccontato) sul tema del senatore che l’Alto Adige, secondo la proposta di legge approvata, va a perdere.  «In questo momento – commenta il Landeshauptmann – non si tratta di valutare il contenuto della proposta, ma il metodo adottato. Occorre ribadire, infatti, che queste decisioni possono essere prese solo in accordo e con il coinvolgimento della Repubblica d’Austria: si tratta di una della basi dell’autonomia dell’Alto Adige, che in questo modo viene violata. Non informare in maniera diretta e puntuale il governo di Vienna, in casi del genere, significa sminuire la funzione di potenza tutrice svolta dall’Austria».

Kompatscher prosegue sottolineando che «aprire discussioni superficiali ed essere eccessivamente indulgenti, qualsiasi sia il motivo, significa danneggiare la nostra autonomia. Per questo motivo non dobbiamo rinunciare a nessuno sforzo, e non dobbiamo temere nessuno scontro, quando si tratta di difendere i diritti che ci sono guadagnati. Non posso accettare che la nostra protesta venga considerata una reazione eccessiva perché quando si tratta di tutela dell’autonomia dell’Alto Adige, la forma è anche sostanza. Su questo punto non sono disposto a scendere a compromessi».

Ma c’è anche un altro fronte di scontro. Il Governo ha intenzione di introdurre nuovi modelli di rilevazione economica in ambito sanitario, ed i relativi progetti sono stati sottoposti all’attenzione delle Regioni da parte dei Ministeri all’economia ed alla sanità nell’ambito della Conferenza Stato- Regioni. Sulla base di questi modelli lo Stato intende introdurre nuovi modelli di rilevamento dei costi anche per gli ospedali allo scopo di una valutazione del rapporto costi-benefici. «Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, sotto il profilo della nostra autonomia e dell’autofinanziamento che caratterizza il settore della sanità, questa misura di controllo è da considerarsi inaccettabile. Per questa ragione, in accordo con il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e con l’assessora alla salute, Martha Stocker, ho espresso  il nostro dissenso alla misura avanzata dal Governo», sottolinea l’assessore Richard Theiner presente alla Conferenza Stato-Regioni in rappresentanza della Provincia. La posizione altoatesina è stata sostenuta anche da parte della Provincia di Trento e della Regione Sardegna.

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